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Scandalo Volkswagen: Antitrust in azione
07/10/2015
di Giovanni Iozzia
Avviato un procedimento istruttorio anche a seguito di varie segnalazioni ricevute da parte di associazioni di consumatori
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[ Roma, Lazio, Italia ] -
Lo scandalo dei dati truccati sulle emissioni di alcuni modelli del gruppo Volkswagen non si ferma. Mentre in tutti in mondo si procede con i controlli e si preparano le sanzioni in Italia l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di avviare un procedimento istruttorio, anche a seguito di varie segnalazioni ricevute da parte di associazioni di consumatori.
L’ipotesi istruttoria dell’Antitrust riguarda la configurabilità di una pratica commerciale scorretta da parte della società Volkswagen AG e della sua filiale che opera nella distribuzione di autoveicoli del Gruppo.
Secondo l’Autorità di controllo, i consumatori potrebbero essere stati indotti in errore nelle loro scelte d’acquisto dai claims utilizzati da Volkswagen su emissioni e classe di omologazione all’interno delle proprie campagne pubblicitarie e nei dépliant informativi distribuiti dai concessionari e rivenditori.
«La pratica – precisa l’Antitrust - riguarderebbe una condotta scorretta relativa a numerosi modelli commercializzati dal Gruppo Volkswagen dal 2009 al 2015 con i marchi Volkswagen, Audi, Seat e Skoda».
Plaude il Codacons, una delle associazioni che ha chiesto l’apertura di una istruttoria dell’Antitrust per pratiche commerciali scorrette nei confronti di Volkswagen. «Nei giorni scorsi – spiega l’associazione dei consumatori – avevamo presentato un esposto a diverse autorità, compresa l’Antitrust, chiedendo di indagare sullo scandalo delle emissioni falsificate per eventuali illeciti a danno dei consumatori italiani, e di bloccare la vendita delle auto del gruppo nel nostro paese».
«L’Autorità Antitrust – continua il Codacons -, aprendo l’istruttoria odierna, ha accolto la nostra richiesta di fare luce su possibili pratiche commerciali scorrette, e se dalla sua inchiesta dovessero emergere violazioni ed illeciti, le risultanze dell’istruttoria rafforzerebbero la class action avviata dal Codacons dinanzi al tribunale di Venezia».
«Attendiamo fiduciosi i risultati dell’indagine dell’Autorità – afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi – ed invitiamo tutti i proprietari di automobili del gruppo Vw coinvolte nello scandalo ad aderire alla class action risarcitoria avviata dalla nostra associazione, seguendo la procedura indicata sul sito www.codacons.it».
Codacons, inoltre, ha presentato di presentare una diffida al Ministero dei Trasporti e a quello della Salute «affinché obblighino gli 8000 comuni d’Italia ad adoperarsi da subito per garantire il pieno rispetto dei piani antismog e bloccare la circolazione delle auto diesel Volkswagen inquinanti – dice ancora Rienzi –. Ovviamente gli automobilisti coinvolti loro malgrado in eventuali provvedimenti in tal senso, potranno rivalersi attraverso il Codacons sulla casa automobilistica tedesca per i pesanti danni subiti».
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