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Il maltempo flagella ancora la Sicilia


12/11/2021

di Giovanni Iozzia

Molti comuni in grave difficoltà. Forti problemi sulla viabilità. Scuole chiuse a Catania. I danni alle campagne sono ingenti


Il maltempo flagella ancora la Sicilia [ Catania, Sicilia ] - A distanza di pochi giorni il maltempo ha nuovamente colpito Catania e l'intera sua provincia. Le forti piogge hanno creato alcune criticità nel centro storico del capoluogo, in particolare nella centralissima via Etnea. La zona commerciale di Misterbianco, un grosso comune vicino, è rimasta bloccata a causa di numerose macchine che si sono fermate nelle zone di strada più allagate.
La Protezione Civile ha subito provveduto ad aprire il Coc (Centro operativo comunale) per coordinare gli interventi. Il villaggio Santa Maria Goretti, nei pressi dell'aeroporto, si è ancora una volta allagato. Il torrente Acquicella, uno dei maggiori dell'area, è esondato.

Il Sindaco di Catania, Salvo Pogliese, a causa dell'allerta arancione proclamato dalla Protezione Civile ma anche per il crollo del tetto del liceo scientifico Enrico Boggio Lera, in pieno centro storico, avvenuto poche ore prima, ha ordinato la chiusura per venerdì di tutte le scuole cittadine di ogni ordine e grado.
«Non amo chiudere le scuole a cuor leggero - ha dichiarato - ma sento forte, prima di tutto, la responsabilità nei confronti dei nostri ragazzi e ragazze, da Sindaco e da genitore. La vicenda del Boggio Lera e la tragedia sfiorata dimostrano come la prudenza non sia mai troppa, soprattutto a seguito di un'allerta della Protezione Civile che ci avvisa del pericolo. Le verifiche nelle scuole continueranno e saranno sempre più accurate e approfondite, anche con iniziative specifiche, come annuncerò nei prossimi giorni».

Il maltempo nelle ore precedenti non aveva risparmiato altre zone dell'isola. Sciacca e Neri, in provincia di Agrigento, hanno registrato i maggiori danni a causa di allagamenti, frane e smottamenti. Grandi difficoltà anche a Campobello di Mazara, Alcamo, Calatafimi-Segesta. A Sciacca, 37 famiglie sono state evacuate a causa di danni provocati dalle forti piogge. Le aree agricole dei monti Sicani sono quasi inaccessibili a causa di fango e detriti che hanno invaso le strade.

I danni alle campagne sono ingenti. Vigneti, uliveti e frutteti devastati e campi allagati ma anche reti antigrandine e recinzioni aziendali volate via, lo segnala la Coldiretti che afferma: «Gli effetti dei cambiamenti climatici al centro della conferenza Onu di Glasgow Cop26 si vedono dunque anche in Italia dove - sottolinea la Coldiretti - l'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, che compromettono anche le coltivazioni nei campi con danni per oltre 2 miliardi di euro nel 2021, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne».

A Sciacca durante la notte, sono arrivate le prime associazioni di volontariato. Sui luoghi al momento sono operative l’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco, la Guardia Costiera Ausiliaria, la SST di Canicatti, e la OEPPc di Camastra. I volontari sono impegnati in azioni di assistenza della popolazione, nello svuotamento dei locali allagati tramite pompe idrovore e addetti alla sorveglianza delle palazzine sgombrate. A rischio l’approvvigionamento idrico della città poiché acqua e fango hanno danneggiato i locali dove sono alloggiate le pompe dei pozzi idrici. Si stanno valutando soluzioni per evitare che la cittadinanza possa restare senza acqua nei prossimi giorni.

A Menfi in località Fiori è stata ordinata l’immediata evacuazione. Tutte le persone interessate dal pericolo sono state alloggiate da parenti e amici. Danni anche alla palestra comunale e alla caserma dei carabinieri anch’essa allagata. Anche a Menfi la criticità primaria è rappresentata sempre dai serbatoi idrici dove il fango ha intasato le attrezzature del potabilizzatore dell’acqua.

Sui Monti Sicani le strade sono state colpite da smottamenti e frane. San Giovanni Gemini, Santo Stefano Quisquina hanno registrato i maggiori danni poiché la viabilità provinciale e le strade di perimetrazione agricola, fondamentali per l’economia locale basata sulla zootecnica e le attività casearie e agricola, é fortemente compromessa.


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