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Expo Shanghai 2010: l´Italia dei motori al salone universale
22/04/2010
di Fabiana Muceli
Fiat e Ferrari mostrano al mondo l´avanguardia del tricolore. Presenti anche le auto del futuro e le grandi marche mondiali
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Vivere all'italiana come motto in Cina. Si parte dall'Italia dell'arte e dall'industria del tricolore, immersa in uno scenario aveniristico che ricorda il gioco dello Shanghai, ma che richiama tutta l'arte e la storia del nostro paese con la ricostruzione del teatro Olimpico di Vicenza e la Cupola del Brunelleschi. Arte, tecnologia, cultura, cucina. E ovviamente non potevano mancare i motori: esposte nel padiglione italiano, in occasione dell'Expo di Shanghai 2010, le auto che hanno accompagnato un secolo di vita del nostro paese.
E così la Ferrari fa la sua apparizione al salone universale cinese con la 599 HY-KERS, vettura laboratorio simbolo della ricerca Ferrari nel campo della tecnologia ibrida, due settimane prima dell'apertura dell'Expo attesa per il 1 maggio. Una cena di gala a suggellare l'evento, in cui erano presenti anche i piloti della Scuderia Ferrari Felipe Massa e Fernando Alonso. La prima vettura del cavallino in ottica ecologia è nero-verde, diminuisce consumi ed emissioni senza alcun danno per le prestazioni, grazie al motore studiato a Fiorano: un sistema ibrido modulare, dotato di motore elettrico che da un notevole apporto sulla potenza quando la vettura spinge al massimo e contemporaneamente consente il passo a zero emissioni quando l'auto viaggia a livelli minimi. Una logica che si accosta perfettamente al leitmotiv della campagna italiana a Shanghai, quel “La città dell'uomo – vivere all'italiana” che vuole accostare cultura e tradizione all'innovazione e al rispetto dell'ambiente, per una migliore qualità della vita. Ma non finisce qui. Presente anche la Fiat al padiglione italiano, che per grandezza è inferiore solo a quello cinese, una sorta di spot in vista dell'Expo 2015 che si terrà proprio a Milano. Una Fiat 500 dipinta da un artista contemporaneo, sempre a voler rimarcare il binomio arte-tecnologia. E una vettura d'epoca, per andare a ritroso, verso le origini di un Made in Italy che anche nel settore dei motori ha la sua forte presa.
Ma l'Expo 2010 di Shanghai sarà una notevole ribalta per il futuro prossimo dell'automobile. I costruttori cinesi non si sono lasciati sfuggire l'occasione e presenteranno al mondo la Ye Zi. Nome curioso, così come è curiosa la vettura prodotta dalla Shanghai Automotive Industry. La vettura dal nome che significa “foglia”, è in grado di garantire emissioni di CO2 inferiori allo zero. Che significa? La Ye Zi non produce anidride carbonica: la assorbe. Come una foglia, appunto. Non conosce carburante, viaggia raccogliendo il vento, cioè utilizza l'energia eolica che spinge l'auto in marcia e ricarica la sua batteria quando è ferma. Altro prototipo è quello sviluppato sempre dalla Shanghai Automotive Industry, di concerto con la General Motors: l'EN-V. Verrà presentato in tre diverse versioni e siamo sicuri che con il suo design riuscirà a stupire e ad attirare l'attenzione. E' una vettura elettrica che ricorda una navicella spaziale, ma su ruote, quasi come fosse uscita da un film di fantascienza. Può ospitare due passeggeri ed è destinata al traffico urbano, è in grado di calcolare il percorso migliore da seguire grazie al sistema integrato GPS e alle telecamere e sensori distribuiti intorno alla vettura, progettati anche per evitare collisioni e incidenti. Il motore è alimentato da una batteria agli ioni di litio con un’autonomia di 40 km.
Per tornare sulla terra e alle vetture più prossime al mercato, l'Expo cinese è anche l'occasione per la Citroen di presentare la sua Metropolis, vettura interamente progettata nel Centro di Design del Gruppo PSA di Shanghai. Una berlina medio-grande che ospita cinque passeggeri ed è spinta da un motore ibrido, destinata a vincere la concorrenza delle Mercedes e delle Bmw. La propulsione della Citroen Metropolis Concept, come abbiamo detto, è ibrida: la potenza raggiunge i 460 CV, nulla si sa sui consumi ma la Citroen li paragona a quelli di un V8 da 4 litri, mentre le emissioni si attestano sui 70 grammi. Un'occhiata infine anche al padiglione tedesco, dove la Volkswagen esporrà una carrelata di sei veicoli, dalla Phaeton alla Touran.
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