Auto Motori   Home     Formula 1      Salone del Camper      Museo Ferrari      Assicurazioni     |   FOTO   |  VIDEO    |  Newsletter | 
  News Auto e Motori
Notizie

Berlusconi-Marchionne: polemiche sullo spostamento di Fiat in Serbia


23/07/2010

di Maura De Sanctis

Secondo il premier, la delocalizzazione di Fiat è un diritto ma non deve penalizzare i lavoratori italiani


Berlusconi-Marchionne: polemiche sullo spostamento di Fiat in Serbia La decisione di Fiat di spostare la propria produzione in Serbia appare fattibile in un’economia libera com’è la nostra, qualsiasi impresa deve sentirsi libera di spostare la produzione dove meglio crede soprattutto se vi sono ragioni economiche. Questo è il senso dell’intervento di Silvio Berlusconi sulla vicenda Fiat alla conferenza stampa con il presidente della Federazione russa, Dmitri Medvedev. Il premier ha però aggiunto che il trasferimento di alcune produzioni del brand all’estero non deve pregiudicare gli interessi ed i diritti dei lavoratori italiani.

Sull’argomento si è espresso anche il ministro dell’Interno Roberto Maroni secondo cui la scelta di Fiat non starebbe né in cielo né in terra mentre il sindaco di Torino Sergio Chiamparino la ritiene una scelta paradossale ma dopo un contatto telefonico con l’ad Sergio Marchionne è sempre più convinto della piena disponibilità di Fiat di salvaguardare lo stabilimento di Mirafiori.

Dunque non si placano le polemiche: duro anche l’intervento dei sindacati che ritengono la decisione di Fiat alquanto pericolosa per le migliaia di lavoratori dello stabilimento di Mirafiori. Ma per quanto possa essere forte l’opposizione italiana, la Fiat ha già deciso: i nuovi stabilimenti per la produzione della nuova monovolume inizieranno a funzionare entro la fine del 2011 nella nuova fabbrica a Kragujevac in Serbia dove verranno prodotte circa 300.000 vetture con l’occupazione di 2.500 operai.

E mentre Fiat ci abbandona, il governo insite ancora per la riapertura di un tavolo su Fabbrica Italia per discutere sugli investimenti da farsi nel nostro Paese e sulla necessità di creare delle relazioni industriali cooperative eliminando quegli ostacoli che bloccano la produzione e non incentivano gli investimenti. Comunque vada l’intera vicenda, c’è il rischio che a quel tavolo parteciperanno tutti tranne il grande assente: la Fiat.


News Correlate
Marchionne: “Italia paese ingrato!” » Marchionne: “Italia paese ingrato!”
L’Amministratore Delegato di Fiat non le manda certo a dire da Firenze ed effettua un’analisi di una società che “ha perso il senso delle Istituzioni”
Per Marchionne fondamentale la governabilità degli stabilimenti » Per Marchionne fondamentale la governabilità degli stabilimenti
L’amministratore delegato della Fiat giudica positiva l’apertura di Confindustria alla Cgil e dice di credere nel dialogo costruttivo
Obama si complimenta con Marchionne » Obama si complimenta con Marchionne
Il Presidente degli Stati Uniti sottolinea il gran lavoro svolto dall´amministratore delegato della Fiat nel risollevare le sorti economiche della Chrysler

   [ Altre news correlate » ]

Newsletter
Iscriviti alla Mailing List di Automania®

[ Info Newsletter» ]