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Fiat: oltre un miliardo di investimenti per Mirafiori
26/11/2010
di Fabiana Muceli
L´ad del Lingotto ha presentato il piano per il rilancio produttivo dello stabilimento. Consenso dal ministro Sacconi, cauta la Fiom
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Oltre un miliardo di investimenti per Mirafiori: questo è il piano che l'ad della Fiat Sergio Marchionne ha presentato all'incontro di Torino con i sindacati, per il rilancio produttivo dello stabilimento. In produzione andranno vetture di fascia alta e suv, Alfa Romeo e Jeep, circa 1.000 al giorno: la joint-venture Chrysler-Fiat porterà a Torino una nuova piattaforma dagli Stati Uniti, dai cui prenderanno vita un totale di 250-280.000 vetture l'anno.
Secondo quanto sostenuto da Marchionne, la metà dei modelli prodotti sarà “destinata a raggiungere i mercati di tutto il mondo, specialmente l'America”. Un'attività che dovrebbe salvaguardare il lavoro degli attuali addetti e aprire per una nuova crescita occupazionale. Sarà inoltre garantita la produzione della Mito, mentre cesseranno nel corso del 2011 quelle di Idea e Musa.
Il progetto di Sergio Marchionne e della Fiat ha trovato il consenso del ministro del lavoro Maurizio Sacconi: “Ho apprezzato la proposta perchè da un lato mantiene l'impegno del progetto Fabbrica Italia e dall'altro dimostra che la dimensione multinazionale del gruppo determina non solo l'uscita, ma anche l'ingresso di produzione”. Per i dettagli del piano non bisognerà attendere troppo, forse già dalla prossima settimana, secondo quanto sostengono i sindacati che hanno firmato l'accordo di Pomigliano (esclusa la Fiom). E per quanto riguarda la consultazione dei lavoratori, si parla del periodo a cavallo dell'Immacolata, quando lo stabilimento di Mirafiori sarà in attività.
E proprio dal fronte della Fiom arrivano i primi commenti, con il responsabile auto Giorgio Ariaudo: “Trovo interessante l'apertura di Marchionne, diciamo sì a una trattativa senza pregiudiziali, ma se si vuole riprodurre il modello Pomigliano noi non siamo d'accordo”.
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