Alfa Romeo Giulietta sintesi di sportività ed eleganza 02/03/2010 di Maura De Sanctis Svelata alla Stampa la vera regina del salone dell´automobile di Ginevra Finalmente si toglie il sipario: destinata a sostituire l’Alfa 159, la nuova Alfa Romeo presentata al Salone di Ginevra, ha abbandonato il nome Milano ed ha riacquistato il suo vecchio nome Alfa Romeo Giulietta. Tale scelta probabilmente è stata dettata da una politica di retro-marketing che la casa automobilistica ha deciso di intraprendere allo scopo di risvegliare il brand anche perché, ricordiamolo, il consumo di retro brand dà al consumatore maturo la percezione, viaggiando indietro nel tempo, di non invecchiare e di sentirsi di nuovo giovane anche perché, è soprattutto in epoche di crisi come quella che stiamo attraversando, che si ricordano i tempi passati come fossero gli anni dell’oro e gli oggetti che vi appartengono ne beneficiano di riflesso. Pur dovendo competere con le rivali Volkswagen, Opel, Renault ed altri grandi marchi, la nuova Giulietta viste le soluzioni tecnologiche di ultima generazione adottate, garantisce prestazioni dinamiche, sicurezza e consumi al passo con i tempi. Costruita su un nuovo pianale chiamato compact, la nuova Giulietta ha un profilo da coupè ma l’abitabilità di una berlina visto le sue dimensioni, 4,35 m di lunghezza, 1,46 m di altezza, 1,80 m di larghezza e 2,63 m di passo. Le motorizzazioni sono due a benzina e due diesel: .4TB da 120 CV, il 1.4TB MultiAir da 170 CV, il 1.6 JTDM da 105 CV e il 2.0 JTDM da 170 CV, tutti Euro5 e con sistema Start&Stop ma la novità inedita di questa vettura è il dispositivo Alfa DNA, che con le tre funzioni di set-up Dynamic, Normal e All Weather, consente di adattare la vettura sia ai diversi stili di guida che ai differenti manti stradali. L'obiettivo che si sono posti i tecnici torinesi è stato quello di unire prestazioni a sicurezza, con l'impiego di materiali leggeri come l'alluminio (quasi il 4% del totale, in particolare nella traversa anteriore) e di acciai ad alta resistenza. Disegnata da Frank Stephenson, sulla falsa riga della MiTo, presenta delle linee sportive ma allo stesso tempo eleganti e la sensazione che si percepisce nel vederla da vicino è di una vettura agile e solida dalle forme fluide e slanciate grazie anche alla nervatura della fiancata che ne accentua la forma a cuneo. Mettendosi alla guida poi, la sensazione gradevole percepita alla sola vista, continua in un crescendo. La seduta risulta comoda ed anche l’equipaggiamento interno non delude: una plancia dalle linee tese e con sviluppo orizzontale, comandi a levetta in stile 8C Competizione, uno schermo del navigatore opzionale a scomparsa, il pannello informativo di bordo, la presenza di diversi vani oggetti posizionati di fronte alla leva del cambio, sulla console centrale, nelle portiere, sulla parte superiore della plancia, nel sottoplancia e nei braccioli la rendono ancor più funzionale. Lo sterzo elettrico comandato dal motorino del servocomando è collocato direttamente sulla cremagliera, ciò significa che essendo più vicino alle ruote, risulta decisamente più sensibile agli impulsi impartiti dal guidatore rendendo più sicura e gradevole la guida. La nuova «Giulietta», una delle Alfa Romeo più amate della storia del Biscione, con un handling e un confort che nulla hanno da invidiare alla Bmw Serie 1 e all'Audi A3, è stata progettata per garantire performance dinamiche ed un elevato comfort e sicuramente non deluderà i futuri acquirenti che da una vettura come questa si aspettano tenuta di strada, agilità e sicurezza.

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