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Fiat: mercoledì il tavolo con il governo su Fabbrica Italia


25/07/2010

di Fabiana Muceli

Parteciperanno azienda, esecutivo e sindacati. Mirafiori al centro delle discussioni, per Pomigliano spunta l´opzione newco


Fiat: mercoledì il tavolo con il governo su Fabbrica Italia Settimana decisiva per la Fiat , dopo le dichiarazioni di voler spostare la produzione della monovolume in Serbia, le dichiarazioni del premier Berlusconi e le vicende di Pomigliano. Il Governo si muove per il dialogo con Marchionne e l'apertura del confronto tra le parti, il tavolo convocato mercoledì a Torino dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi che già si era espresso su Fabbrica Italia. Uno dei nodi cruciali è l'alternativa di progetti per Mirafiori in vista della delocalizzazione, ipotesi che non piace ai sindacati e che l'esecutivo tenta di allontanare. A sostegno del dialogo il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli che ricorda gli aiuti concessi all'azienda negli ultimi anni, posizione rincarata da Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione: “La Fiat non può pensare di usufruire degli aiuti di Stato e poi andarsene”.

Il secondo punto oggetto di discussione riguarda il dossier Pomigliano. Insieme alla possibilità di produzione della Panda, si ventaglia una seconda opzione , quella di creare una newco che possa inglobare i lavoratori, con un diverso contratto di lavoro. Ma l'ipotesi è contrastata dalla Fiom , per bocca del segretario generale Maurizio Landini. Mettere da parte il contratto nazionale, secondo l'associazione di categoria, sarebbe un fatto di una gravità senza precedenti nella storia delle relazioni sindacali. Con la Fiom anche la Cigl, che la considera una scelta senza ragioni, se non quelle di ridurre la tutela dei lavoratori. E la Cisl, a sostegno del contratto nazionale che secondo il sindacato deve rimanere un riferimento per tutti. Di parere diverso invece la Uilm: la nuova società è considerata indispensabile per l'accordo su Pomigliano, anche se -secondo il segretario generale Rocco Palombella – si potrebbe evitare di mettere in discussione il contratto nazionale.


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