Pagani Huayra
27/01/2011
Erede del modello Zonda, la nuova supercar Pagani Huayra sorprende per design e caratteristiche tecniche. Il nome deriva dalla divinità andina del vento Huayra Tata, cui si ispira nella ricerca di forme fluide e prestazioni elevate. Sviluppata nel corso di cinque anni, la vettura offre linee eleganti e supersportive. Tra i dettagli spiccano i fari bi-xeno, ereditati dal modello Zonda R e le luci diurne a Led integrate nella bocca frontale, mentre il paraurti posteriore integra il diffusore. Huayra adotta una monoscocca centrale inedita, costruita in carbo-titanio e caratterizzata dalle porte ad ala di gabbiano.
Lunga 4.605 mm, larga 2.036 mm e alta 1.169 mm, la hypercar emiliana propone dettagli in alluminio e materiali ultraleggeri (come lo scarico in titanio da 10 kg) che ne contengono il peso complessivo nei 1.350 kg. Sotto il cofano pulsa il vigoroso V12 biturbo Mercedes di 5.980 cc sviluppato da AMG, per erogare ben 700 CV di pura potenza. Il motore, siglato M158, è dotato di lubrificazione a carter secco e offre un minore impatto ambientale e consumi più ridotti rispetto alla Zonda. Il cambio disponibile è un Xtrac automatico-sequenziale 7 marce a doppia frizione a secco, mentre le sospensioni indipendenti sfruttano doppi bracci in Avional. Gli ammortizzatori regolabili sono Öhlins e le gomme Pirelli P Zero. La velocità massima raggiunta da questa tigre della strada supera i 370 km/h.
Estremamente curati anche gli interni, dominati da pellame e carbonio, che propongono un volante multifunzione con palette del cambio, sedili avvolgenti e cruscotto in alluminio ispirato agli orologi svizzeri. Presenti anche un impianto audio, navigatore, telefono Bluetooth.
di Grazia Dragone
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