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I No Tav di nuovo in marcia contro la Torino-Lione
09/10/2010
di Fabiana Muceli
I 70 mila partecipanti alla protesta in Val di Susa si uniscono ai manifestanti di Firenze e Messina
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I No Tav di nuovo in marcia in Val di Susa: 70 mila partecipanti al corteo (20 mila secondo le forze dell'ordine) per protestare contro la costruzione della Torino-Lione. Una manifestazione che si snoda su un percorso di 7 chilometri è partita da Vaie per concludersi a Sant'Ambrogio. A sfilare i trattori della Coldiretti e altrettanti sindaci della zona, dietro al grande striscione che porta la scritta “La Valle che c'è”. Presenti anche alcuni esponenti del Pd che ieri aveva annunciato l'assenza di simboli e bandiere del partito, sostenendo l'interesse a partecipare ai tavoli di discussione per trovare soluzioni differenti.
Con la protesta, secondo quanto dichiarato dal presidente della Comunità Sandro Plano, i manifestanti desiderano dimostrare il disagio della Val di Susa a causa dell'opera tanto contestata. Sandro Plano contesta anche la convocazione a Roma dei sindaci di Giaveno, Condove e Claviere, favorevoli al progetto, mentre nessun sindaco contrario è stato invitato ai lavori nella capitale. Manifestazioni anche a Firenze, dove i No Tav protestano per fermare i lavori del tunnel che dovrebbe passare sotto la città. Un percorso di di oltre 7 chilometri che, secondo quanto sostenuto dai tecnici No Tav, causerà un abbassamento del terreno cittadino di circa 7 cm, con punte di 15 cm, capace di mettere a rischio oltre 2000 edifici e provocare danni alla falda acquifera, con una stima di oltre 60mila persone interessate. Proteste che si uniscono, in un insolito gemellaggio italico, a quella del No Ponte dello scorso sabato a Messina e che ha aperto l'opposizione di ottobre alle grandi opere.
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