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Pagani Huayra: ecco la nuova supercar da 700 cavalli
21/02/2011
di Fabiana Muceli
E´ stata presentata alla sede della Pirelli di Milano, in anticipo rispetto al debutto internazionale previsto per il Salone di Ginevra
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Segni particolari, bella e potente. La nuova Pagani Huayra anticipa il suo debutto al Salone di Ginevra 2011 con una prima apparizione tutta italiana. Horacio Pagani ha voluto presentare ufficialmente il bolide alla sede Pirelli di Milano, così il lungo viaggio della ali di gabbiano, la cui progettazione è partita nel 2003, finalmente giunge al termine dopo i cinque prototipi e gli oltre 500.000 km percorsi. Il connubio annunciato tra “perfezione tecnica e bellezza estetica” sembra essere ben riuscito e la supercar da un milione di euro può dirsi pronta per i fortunati acquirenti (la produzione si attesterà su 20 unità l'anno). Il suo nome è tutto un programma: lo stesso del dio delle Ande che controlla i venti sulla cordigliera.
Il richiamo è ovviamente all'aerodinamica elaborata, su cui si sono concentrati gli sforzi dei progettisti e dei numerosi partner. Su tutti la Aspra di Modena specializzata nei componenti in alluminio e la MHG a cui si devono gli impianti di scarico idroformati in stile Formula 1. Ma hanno contribuito anche la Xtrack per la trasmissione automatica sequenziale a 7 rapporti, la Pirelli per le gomme, la Brembo per il sistema frenante e la Bosch con i suoi dispositivi. Inutile dire che le personalizzazioni disponibili per la Pagani Huarya sono illimitate. Eccelle la disponibilità dello scarico in titanio, capace di incrementare la già estrema potenza di 40 cavalli, insieme alla finitura totale in fibra di carbonio, con un costo aggiuntivo di 90 mila euro.
Ma la bella sorpresa si nasconde sotto il cofano: il motore V12 biturbo Mercedes AMG di 6 litri promette una potenza pari a 700 cavalli con 1.000 Nm. Le velocità sono impressionanti, superiori ai 370 km orari, così come le decellerazioni: la Huarya passa da 100 a 0 km orari in soli due secondi e da 200 a 0 km oari in quattro secondi. Passi avanti anche sulla sicurezza, un punto di forza della Pagani, come dimostra il recente incidente della Pagani Zonta sulla A10 e da cui il giovane proprietario è uscito illeso (a cui però è stata ritirata la patente): il rischio più grande per le supercar è quello dell'incendio, si è provveduto quindi a rinforzare il serbatoio della vettura sistemandolo dietro al pilota, il luogo più protetto della quattro ruote. Ma va evidenziata anche la cellula in carbo titanio ultra-resistente, progettata per spezzarsi in caso di urto superiore ai 30 g, in maniera tale che il motore abbandoni l'abitacolo riducendo i danni di un eventuale impatto.
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