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Grugliasco, martedì l’incontro tra la Fiat e i sindacati
16/04/2011
di Giovanni Iozzia
Sergio Marchionne incontrerà al Lingotto i segretari nazionali di Cgil, Cisl, Uil e Fismic. Lavoratori verso il referendum
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Martedì mattina si terrà l’incontro al Lingotto tra l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil e Fismic, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Roberto Di Maulo. Argomento principale il futuro dello stabilimento di Grugliasco Officine Auto, ex Bertone. L’incontro era stato richiesto da Uil e Cisl. Sempre martedì si terrà l’assemblea dei lavoratori sulla decisione da parte della Fiat di di sospendere l'anticipo della cassa integrazione ai dipendenti della ex Bertone, in attesa del relativo provvedimento ministeriale, Le Rsu hanno anche deciso di chiedere un incontro all'assessore regionale al Lavoro, Claudia Porchietto, e al direttore regionale dell'Inps, per affrontare il nodo degli interventi finalizzati a sbloccare l'autorizzazione al secondo anno di cassa integrazione straordinaria per i circa 1.100 addetti della ex carrozzeria.
Il referendum da sottoporre ai lavoratori ex Bertone, seguendo il modello di Pomigliano e Mirafiori, dovrebbe dare il via libera al nuovo contratto che sarebbe risolutivo per migliorare il livello di produttività, considerato da Marchionne ancora troppo basso, e quindi procedere all’investimento necessario. Se ciò non avvenisse, la Fiat si disimpegnerebbe poiché lo stabilimento di Grugliasco non sarebbe nelle condizioni di garantire un livello di produzione adeguato. Cisl, Uil e Fismic, che hanno già accettato a Pomigliano e Mirafiori le nuove regole, sono favorevoli mentre la Fiom si oppone. Per questo motivo si è proposto un referendum tra i lavoratori.
«Al referendum per la ex-Bertone – precisa, in una nota, la Fismic -, se si svolgerà, dovranno partecipare tutti gli aventi diritto e il quesito da porre dovrà essere chiaro, diretto e conciso. Se non si verificassero queste due condizioni essenziali, si tratterebbe di un referendum-truffa». «Alla consultazione – dice ancora la nota - devono partecipare tutti i dipendenti della ex-Bertone, ma oggi dopo sei anni di cassa integrazione e con 120 lavoratori in comando a distacco alla Sevel questo non è possibile. A meno che i sindacati non chiedano un incontro urgente alla Fiat per permettere a tutti i dipendenti di essere presenti nei giorni del voto, come peraltro è stato fatto per Pomigliano. Inoltre allo stato attuale non è possibile formulare un quesito che richieda una secca risposta con un si o con un no. La Fiat infatti nell'ultimo incontro ha consegnato ai sindacati una dichiarazione, neanche firmata, in cui si comunica soltanto che al 31 dicembre 2011 i lavoratori ex-Bertone passeranno sotto la disciplina del contratto collettivo di primo livello, oggi valido a Mirafiori e a Pomigliano, e che l'unità produttiva di Grugliasco uscirà alla stessa data da Confindustria». «La vertenza sullo stabilimento Fiat di Grugliasco - dice il responsabile del settore auto della Fiom, Giorgio Airaudo - per noi non è ancora finita.Poi le posizioni della Fiat, la nostra e quelle delle Rsu sono chiare».
«Noi continuiamo ad andare avanti – ha commentato John Elkann, presidente della Fiat - in maniera molto chiara, come abbiamo fatto sempre. Abbiamo fatto passi avanti a Pomigliano, a Mirafiori e stiamo lavorando in modo tale che si possano fare anche a Grugliasco. Ci auguriamo che prevalga il senso di responsabilità».
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