Elkann conferma l’interesse di Fiat a Progetto Fabbrica Italia 15/05/2011 di Melania Guarda Ceccoli Ospite d’eccezione all´Osservatorio Giovani, Jhon Elkann promuove la presenza globale di Fiat in Asia Detroit o Torino? Per il presidente del Lingotto John Elkann, che ha partecipato alla decima edizione dell'Osservatorio Giovani-Editori a Borgo La Bagnaia, in provincia di Siena, il 13 e 14 maggio, ha spiegato che per Fiat, la presenza nelle due capitali dell'auto «non è che sia l'una a scapito dell'altra. Torino e Detroit sono grandissime capitali del mondo automobilistico, e avere la possibilità di operarvi è un grandissimo passo avanti» Ora però l'interesse deve andare oltre, verso Oriente, in Asia con la volontà di crescere, di insediarsi nel cuore del grande mercato asiatico.Progetto Fabbrica Italia va avanti perchè è la base degli investimenti ed è indispensabile per avere una casa automobilistica italiana competitiva a livello mondiale. Occorre presidiare più geografie, ha aggiunto Elkann convinto che Torino rappresenti oggi per la Fiat un centro importante per tutta l’Europa. Per il nord America invece la Fiat punta su Detroit. Il presidente ha proseguito ”è necessario però fare di più in Asia, dove oggi la nostra presenza è ancora insufficiente”. Ma Fiat come sappiamo punta anche al mercato brasiliano e lo conferma la decisione di investire in Brasile nel quinquennio 2011-2015 circa 4,4 miliardi di euro destinati a potenziare gli asset dei veicoli commerciali, con il marchio Iveco e le macchine agricole, con il marchio Case New Holland. La scelta di puntare sul mercato sud americano è presto spiegata: oggi il Brasile occupa la quarta posizione a livello mondiale per quanto riguarda la vendita di auto. Lo stabilimento di Betim, in prossimità di Belo Horizonte produce attualmente 800.000 unità di vetture all’anno e per ampliare la produzione il Gruppo utilizzerà un altro impianto a Cordoba in Argentina.

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