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Blitz della Polizia contro i No Tav
27/06/2011
di Gianni Lo Russo
Solo l’intervento delle forze dell’ordine ha permesso l’inizio dei lavori per la nuova linea veloce Torino-Lione. I contestatori riunitisi erano parecchie centinaia
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La protesta dei No Tav non accenna a placarsi e continuano gli scontri in val di Susa fra i manifestanti e la Polizia. Nella notte tra domenica e lunedì, presso l’area della Maddalena di Chiomonte (Torino), si sono dati appuntamento più di un centinaio di contestatori seriamente intenzionati ad impedire l’allestimento del cantiere dedicato alla costruzione del tunnel per la nuova linea veloce che collegherà Torino a Lione.
Gli ambientalisti hanno predisposto delle barriere per impedire l’accesso al cantiere da parte degli operai, che al loro arrivo, sono stati accolti con frasi e grida del tipo: “servi”, “vergogna” e “giù le mani da val di Susa”. A questo punto, è stato essenziale l’intervento delle forze dell’ordine che hanno scortato i mezzi di lavoro del cantiere facendo uso di scudi e lacrimogeni. Per consentire le operazioni, è stata chiusa intorno alle 5 del mattino l’autostrada Torino-Bardonecchia.
Il blitz della Polizia è iniziato verso le primissime ore dell’alba tramite un’astuta manovra di accerchiamento dei manifestanti. La prima barricata a cedere è stata quella predisposta nelle vicinanze della centrale idroelettrica. Per impedire l’avanzata dei militari, i manifestanti hanno fatto uso di grossi tronchi di pino e si sono resi protagonisti di un fitto lancio di sassi e pietre contro le ruspe e le pale meccaniche che avanzavano all’interno del cantiere. La Questura di Torino fa sapere che sono 25 i feriti in modo lieve fra le forze di Polizia; a differenza di quanto accaduto negli scontri di febbraio 2010, invece, non si è registrato per il momento nessun ferito grave fra i manifestanti.
La situazione è stata ripristinata verso le nove del mattino dopo circa tre ore di scontri, gli operai hanno potuto così dare inizio finalmente ai lavori. Tuttavia, le proteste dei No Tav continueranno questo pomeriggio dinanzi la sede del Pd torinese dove verrà disposto un nuovo presidio. Questa notizia si è appresa da una nota del Club Piemonte in cui si annuncia che coloro che si oppongono all’opera e non possono recarsi in val di Susa “si ritroveranno di fronte la sede del Pd per ringraziare coloro che hanno chiesto l’intervento dell’esercito contro il movimento No Tav”.
La situazione è ancora in fase di aggiornamento e sono recentissime le dichiarazioni di Alberto Pierino, leader dei No Tav che ha comunicato: «Abbiamo perso un round, non la guerra. E' andata come si pensava che andasse. Noi abbiamo resistito poi le forze dell'ordine hanno sparato migliaia di lacrimogeni. Adesso dobbiamo portare via tutti i materiali dalla Maddalena. Non siamo sconfitti».
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