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Multe: dimezzati i tempi dei ricorsi
07/10/2011
di Grazia Dragone
Chi ha violato il Codice della Strada dovrà presentare ricorso al Giudice di pace competente entro 30 giorni
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Si preannunciano tempi difficili per gli aficionados delle infrazioni al Codice della Strada. Entra, infatti, in vigore il nuovo decreto legislativo n.150 del 1 settembre, che riduce da 60 a 30 giorni i tempi tecnici per presentare il ricorso al Giudice di pace.
La nuova normativa coinvolge tutte le violazioni accertate dal 6 ottobre, mentre non è retroattiva per le infrazioni verificate precedentemente, per le quali i tempi restano ancora fissati a 60 giorni. I costi per impugnare la multa prevedono una cifra pari a pagare 37 euro.
Si levano numerose voci di protesta. Tra esse, il Codacons lamenta che “si tratta dell’ennesima ingiustizia a carico dei tartassati automobilisti, che ora avranno sempre maggiori difficoltà a impugnare una multa, visto che occorrono giorni perché un principiante possa capire come si fa un ricorso. Per non parlare dei tempi tecnici per avere la documentazione dai vigili, dalla foto dell’autovelox alla durata del giallo”.
Mentre per il Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, gli automobilisti “sembrano letteralmente perseguitati dal governo Berlusconi. Si tratta, infatti, del governo che ha il record per il numero di provvedimenti presi contro gli automobilisti: dall'aumento delle accise sulla benzina, all'incremento dell'Iva, all'introduzione del contributo unificato di 37 euro per i ricorsi, all'innalzamento degli importi delle sanzioni, fino all'aumento del'IPT”.
Per la P.A. il provvedimento contribuirà notevolmente a snellire procedure e tempi, respingendo i ricorsi presentati fuori tempo massimo. Intanto gli agenti dovranno modificare il testo dei verbali, che fanno ancora riferimento ai tradizionali 60 giorni.
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