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Moto Malaguti, chiude l´azienda di Castel San Pietro
11/10/2011
di Fabiana Muceli
Lo storico marchio scrive la parola fine, dopo 80 anni di attività. Sfumate le ipotesi di rilancio della produzione
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[ Castel San Pietro ] - Brutto colpo per il mondo delle due ruote italiano: lo storico stabilimento bolognese Moto Malaguti chiuderà le sue attività il 31 ottobre. Nonostante il tavolo di crisi, non sono stati trovati accordi per il proseguo della produzione. L'azienda ha messo così la parola fine, dopo 80 anni di storia: ai 170 dipendenti (attualmente in cassa integrazione straordinaria) verranno riconosciuti i 30mila euro lordi a testa come indennità di buona uscita.
L'assessore regionale alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli, si è detto amareggiato e preoccupato per la chiusura. La ricerca di un compratore è durata mesi, un timido spiraglio si era aperto con la proposta di un gruppo statunitense che voleva convertire lo stabilimento per la produzione di due ruote elettriche, ma solo in caso di aiuti governativi. Per contro, il piano di rilancio dell'azienda tanto desiderato dai sindacati non ha mai avuto luogo, e a settembre l'azienda ha inviato le prime lettere di mobilità ai dipendenti.
La Malaguti comincia la sua storia nel 1930 prima come negozio e poi come costruttore di biciclette. A partire dal 1950 l'azienda inizia a diversificare la produzione, con la messa in commercio del Mosquito, primo ciclomotore equipaggiato con motore a due tempi.
Il grande successo viene raggiunto negli anni '90, con la produzione degli scooter, tra cui il Malaguti Phantom: prodotto nel 1994, rimane in commercio per 13 anni, fino al 2007, quando viene sostituito dalla versione “R”. Poi la crisi, il blocco della produzione nello scorso aprile, ed infine la definitiva chiusura degli stabilimenti.
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