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Cancellieri: la Tav è la madre di tutte le preoccupazioni
14/05/2012
di Irene Masoni
Il governo è al lavoro per arginare una possibile escalation della tensione: saranno individuati gli obiettivi sensibili ma non ci saranno militari in più
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[ Alessandria, Piemonte ] -
Parole decise quelle pronunciate oggi dal Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri a proposito della Tav, definita «la madre di tutte le preoccupazioni». Non lo è però soltanto a causa dei rischi legati al terrorismo ma per le difficoltà incontrate nella realizzazioni delle opere e viste le rivendicazioni delle comunità locali e dei comuni di quei territori.
Dopo quanto accaduto all’AD di Ansaldo l’attenzione di tutti è però rivolta al problema sicurezza. Durante la sua visita ad Alessandria il Ministro ha quindi commentato la situazione piemontese ipotizzando alcune strade da percorrere per arginare una possibile escalation della tensione. Per adesso ancora niente di definito (e definitivo); il piano del governo per gestire la “situazione piemontese” verrà infatti messo a punto il prossimo Giovedì quando il Comitato nazionale si riunirà. Da questo incontro verranno probabilmente alla luce gli obiettivi ritenuti sensibili e che necessiteranno di una protezione.
Sembra inevitabile, dopo l’attentato all'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, un rafforzamento dei servizi di scorta e tutela. Come aveva già fatto presente nei giorni scorsi lo stesso Ministro Cancellieri quella attuale «è una situazione molto delicata, anche perché è legata a fenomeni di recessione e di difficoltà economica» e per questo il governo ha intenzione di affrontarla con «molto rigore e molta attenzione».
L’unica informazione ulteriore che il Ministro ha fornito ai giornalisti che la intervistavano è relativa alla volontà di non aumentare il numero di uomini delle forze dell’ordine fino ad ora impiegati con funzione antiterroristica. Sarà quindi necessario lavorare nei termini di una razionalizzazione delle forze e questo, come ha sottolineato Cancellieri, deve scaturire da un’attenta analisi del territorio. E’ proprio su questa analisi che le prefetture stanno già lavorando. Il Ministro, in attesa dell’incontro di Giovedi, non ha voluto fornire ulteriori dettagli sui provvedimenti ai quali stanno lavorando.
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