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Carburanti: aumenti in vista per Capodanno
28/12/2012
di Grazia Dragone
In attesa della stangata di gennaio, previsti nuovi rincari per la fine del 2012
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Terminata la pausa natalizia, caratterizzata da prezzi stabili alle pompe, ecco in arrivo la stangata di fine anno, cui seguiranno cospicui aumenti anche durante il mese di gennaio 2013, che apre il nuovo anno con auspici tutt’altro che ottimistici.
Gli aumenti previsti per il ponte di fine anno, che coinvolgerà molti italiani, potrebbero costare davvero caro. Si parla, infatti, di un Maxi-rimbalzo delle quotazioni internazionali (+37 dollari/ton per la benzina che torna a quota 1.000 e +11,75 per il diesel. L’aumento sarà in parte attenuato dal cambio con l’euro (rispettivamente +19,1 e +5,3). Attualmente, secondo Quotidiano Energia, il prezzo medio praticato della benzina oscilla tra i 1,800 euro/litro di Eni fino all'1,811 di Tamoil (no-logo in leggera salita a 1,692). Per il diesel si passa dall'1,741 euro/litro di Esso all'1,754 di Shell e Tamoil (no-logo a 1,621). Il gpl infine è compreso tra 0,864 euro/litro di Esso e 0,878 di Q8 (no-logo a 0,827).
Per fronteggiare la costante tendenza all’aumento dei prezzi, un'indagine Antitrust chiede di rafforzare le potenzialità dei nuovi entranti,in grado di rompere il sistema oligopolistico. Grazie a oltre 2.000 pompe bianche e 86 punti vendita GDO i prezzi dei carburanti risultano più bassi, fino a 13 centesimi di euro al litro, rispetto agli impianti delle compagnie petrolifere, dove c'è maggiore concorrenza.
All’inizio del 2011, segnala il Garante per il mercato, esisteva un panorama nel quale i soggetti più efficienti (Eni ed Esso soprattutto) non spingevano la competizione per garantire un’autentica differenziazione, minacciando l’uscita dal mercato di nuovi concorrenti.
Le sette società petrolifere attive a livello nazionale nella distribuzione di carburanti sembravano ancora nel 2011, secondo l'Antitrust, presentarsi sul mercato in uno “uno scenario dalla chiara connotazione collusiva, che potrebbe teoricamente costituire l'esito di un coordinamento tra gli operatori verticalmente integrati.”
Inoltre, analizzando il fenomeno per macrozone, il Sud presenta prezzi più elevati riuspetto al Nord Est ed al Nord Ovest, dove vengono praticati prezzi più bassi. Nel breve periodo si verificherà un riassetto del settore e potremo assistere ad operatori che si rafforzano e altri in uscita dal mercato. Per sostenere la dinamica concorrenziale è necessario proseguire nel processo riformatore.
Occorre, in particolare, sviluppare il maggior numero di operatori indipendenti efficienti; privilegiare lo sviluppo di impianti della grande distribuzione preferendo la modalità di vendita con il marchio proprio; istituire una banca dati istituzionale che raccolga e renda pubblici i prezzi praticati; sfruttare l’avvio di un mercato delle logistica petrolifera e di un mercato all'ingrosso dei prodotti petroliferi liquidi per dare maggiore spazio alle pompe bianche pure e, infine, introdurre misure per favorire l'ingresso di operatori indipendenti.
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