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Lilli Bertone condannata per il crac dell’azienda
06/04/2013
di Irene Masoni
Dovrà pagare 4,5 miliardi per i danni provocati alla Carrozzeria Bertone; condannata anche la figlia Barbara, direttore generale dell’azienda
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Il tribunale delle imprese di Torino ha giudicato Lilli Bertone responsabile del crac della Carrozzeria Bertone. Una condanna che le costerà ben 4,5 miliardi di euro a cui ne dovranno essere sommati altri 3 a carico degli altri amministratori, tra i quali compare la stessa figlia Barbara, nominata dalla madre come direttore generale dell’azienda di famiglia.
La colpa, secondo quanto stabilito dal tribunale delle imprese, è stata quella di non aver preso atto della crisi in cui versava l’azienda, continuando a portare avanti l’attività industriale senza un piano in grado di portare fuori da una situazione ormai irreversibili la storica Carrozzeria Bertone. Già nel 2007 le condizioni era chiare, soprattutto dopo il tentativo andato a vuoto di trovare nuovi partner industriali, e l’unica scelta da adottare, sarebbe stata quella di uno scioglimento della società.
Lilli Bertone ha accolto con stupore la sentenza, non mancando di sottolineare i motivi per cui non ha scelto la strada della chiusura. Lei stessa ha dichiarato all’Ansa di aver agito cercando: «di salvare i posti di lavoro e lo stesso tribunale considera il mio un fine moralmente e socialmente valido, anche se giuridicamente sbagliato». Ovviamente dopo questa prima condanna la famiglia valuterà se sarà opportuno ricorrere in appello.
Per quanto riguarda il futuro la Carrozzeria Bertone ha mantenuto il proprio marchio, ed il Centro Stile continua il suo lavoro nell’ambito del design e della progettazione di prototipi e di esemplari su ordinazione. La Carrozzeria è stata invece ceduta alla Fiat ed è diventata Officine Maserati.
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