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Tutti con i carrozzieri contro le assicurazioni
10/04/2014
di Giovanni Iozzia
La Carta di Bologna diventa una proposta di legge che presto arriverà in Paramento
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[ Roma, Lazio, Italia ] -
I carrozzieri italiani, e non solo loro si mobilitano di nuovo contro le norme contenute nell’articolo 8 del decreto di Destinazione Italia, ritenute assolutamente inique e eccessivamente favorevoli alle assicurazioni più importanti.
Per questo motivo, mercoledì scorso, a Roma, nell’auletta dei Gruppi Parlamentari alla Camera dei Deputati, si è tenuto il convegno Più Concorrenza Più Diritti - Verso una riforma della Rc Auto, organizzato da Mobast, Federcarrozzieri, Associazione Familiari Vittime Strada, Assoutenti, Cupsit, Associazione Valore Uomo, Oua – Commissione Responsabilità Civile, Unarca, Sismla e Sportello dei Diritti.
Nell’occasione i punti della Carta di Bologna, elaborata nel corso di un convegno che si è tenuto nel capoluogo felsineo nello scorso mese di gennaio, sono diventati una proposta di legge che ha l’obiettivo, secondo i proponenti, di realizzare una seria riforma della Rc Auto. I punti sono: la portabilità delle polizze, riduzione del tasso di concentrazione sul mercato delle compagnie assicuratrici, reale indipendenza di Ivass e Antitrust, rottamazione risarcimento diretto, libertà di scelta del riparatore, libera circolazione dei diritti di credito, tutela delle Vittime con integrali risarcimenti, libertà di scelta nelle cure, libertà di valutazione del medico legale, pene certe per i pirati della strada, attenzione alla sicurezza attiva e passiva, agenzia antifrode in campo assicurativo.
L’attuale mercato delle assicurazioni, secondo le associazioni che hanno sottoscritto la Carta di Bologna, è di fatto pressoché privo di concorrenza, con una situazione di oligopolio dove tre grandi gruppi assicurativi si dividono quasi il 70% del mercato Rc Auto, con l’obiettivo di massimizzare i propri profitti. In questo quadro contrasta clamorosamente il record di utili che le imprese assicuratrici conseguono nel ramo Rc Auto con la crisi dei 17.000 artigiani carrozzieri e con i tentativi di colpire le Vittime della Strada riducendo i valori dei risarcimenti per le lesioni gravi e gravissime, riducendo, di conseguenza, il valore che il legislatore assegna alla vita umana.
E bene ribadire che norma contestata, che avrebbe l’obiettivo di abbassare i costi relativi alle Rc auto, consente però che le assicurazioni possano liquidare i danni in base alla tariffe stabilite dalle officine con loro convenzionate sia che il cliente decida di affidarsi ad esse sia di rivolgersi al proprio carrozziere o a quello ufficiale del marchio della sua vettura. In questo modo si teme che le officine convenzionate, per assicurarsi tale condizione, possano abbassare di molto le tariffe e quindi, conseguentemente, anche la qualità della riparazione. L’intervento su di un’utilitaria verrebbe così a costare esattamente come quello su di auto di lusso o su di una fuoriserie sportiva con buona pace della qualità artigianale.
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