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I pneumatici Michelin all´edizione 2015 delle 24 ore di Le Mans
19/06/2015
Automania Portale
Le novità apportate da Audi, Toyota e Porsche per aumentare l´efficienza delle vetture in gara
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La 24 ore di Le Mans è una gara che, ogni anno, mette a dura prova sia piloti che vetture. In particolare, per quanto riguarda queste ultime non è soltanto il motore a dover dare una risposta eccellente in termini di prestazioni, in quanto anche gli pneumatici sono sottoposti a velocità e a sollecitazioni che richiedono una qualità delle coperture di alto livello. Inoltre, il continuo aumento dei carichi aerodinamici che avviene di stagione in stagione produce notevoli influenze proprio sugli pneumatici.
Per tale motivo, i migliori produttori di pneumatici come Michelin vedono la 24 ore di Le Mans come una vera e propria sfida da accogliere con entusiasmo. Jérôme Mondain, che agisce in qualità di manager Michelin, ha indicato come sia soprattutto la categoria “LM P1” ad aver visto un aumento dell'aerodinamica. Pertanto, è richiesta una evoluzione delle gomme per poter stare al passo con i tempi e garantire una durata maggiore in termini di “stint”. Per tale motivo, Michelin ha sviluppato diversi nuovi pneumatici nel periodo invernale, decidendo anche di proporre gli “Endurance LM P1”. In particolare, l'obiettivo è stato quello di progettare delle gomme dotate di una maggiore specificità, soprattutto per quello che concerne le temperature. Ma anche le case automobilistiche sono volute intervenire per migliorare le prestazioni in pista. A nuove soluzioni dal punto di vista aerodinamico si sono affiancati dei sistemi di propulsione ibrida.
Le novità apportate da Audi, Toyota e Porsche per aumentare l'efficienza Ad esempio, il modello Audi R18 e-tron quattro ha visto una maggiore spinta verso le prestazioni, unendo queste ultime ad un risparmio energetico di rilievo. Questo ha portato ad una variazione della classe ERS, con un passaggio dai 2 ai 4MJ. Il motore elettrico è ora in grado di offrire ben 272 cavalli. A quest'ultimo è abbinato un motore turbo-diesel V6 4 litri, capace “in solitaria” di arrivare a ben 558 cavalli. Per quello che concerne il sistema deputato all'accumulo di energia, si trova nell'abitacolo e permette, rispetto all'anno precedente, di accumulare una quantità maggiore di kilojoule pari al 17%. Nessuna novità, invece, sul piano del peso, con l'Audi R18 e-tron che mantiene i suoi 870 kg.
Ma non è stata solo la casa tedesca a cercare nuove strade per arrivare alle prestazioni. Anche Toyota e Porsche, infatti, hanno adottato delle novità piuttosto significative. La Toyota TS040 Hybrid, pur non presentando modifiche sul piano estetico, si è evoluta in diversi ambiti, soprattutto nel livello aerodinamico e nella trazione, con la sostituzione di un numero non indifferente di componenti. Questo l'ha portata ad essere più efficiente. Porsche, invece, si è concentrata sulle sospensioni anteriori e sull'aerodinamica, lavorando fianco a fianco con Michelin per ottimizzare le performance, in termini di costanza delle prestazioni e di durata delle coperture.
La collaborazione di Michelin con i team privati Anche i team privati hanno lavorato duramente come confermato, ad esempio, da Rebellion Racing, che ha agito prevalentemente sulla R-One, ossia un veicolo V6 AER biturbo, per la quale è riuscita a ridurre i consumi di carburante. Anche in questo caso, il team svizzero ha lavorato a stretto contatto con Michelin. Infine, sempre per la categoria LM P1, il Team byKolles è stato l'ultimo partner di Michelin a prestare delle evoluzioni tecniche di livello. In questo caso le novità principali sono state la diminuzione della larghezza del battistrada e il peso, che è risultato inferiore di 2 kg rispetto all'edizione precedente.
Michelin e la categoria LM P2: la voglia di confermarsi Nella categoria LM P2 Michelin, invece, ha cercato di lavorare con lo scopo di mantenere la leadership, derivata dalla vittoria del titolo avvenuta nell'edizione 2014. È stata sviluppata una nuova gamma di pneumatici, destinata alla “FIA WEC” e all'European Le Mans Series 2015.A complicare il lavoro è stato il fatto che il regolamento ha visto l'introduzione di nuove regole nel 2014, che hanno obbligato la casa produttrice a realizzare gomme capaci di offrire una versatilità sufficiente ad adattarsi alle numerose configurazioni tecniche. Sono 3 i team equipaggiati da Michelin, ossia “SMP Racing”, “Krohn Racing” e “Pegasus Racing”. Altri pneumatici Michelin sono stati progettati per le categorie denominate, rispettivamente, “LM GTE Pro” e “LM GTE AM”. In particolare, sono state resi più efficaci sia le strutture delle gomme che le mescole, oltre a migliorare la scultura degli pneumatici da bagnato. Lo sviluppo ha visto la partecipazione ai test di veicoli appartenenti, tra gli altri, al team Aston Martin, ma non sono mancate anche quelle provenienti da Ferrari e Porsche.
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