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Montezemolo: “Nessuna polemica con il Governo”
07/02/2010
di Fabiana Muceli
Il presidente Fiat apre al dialogo dopo le tensioni dei giorni scorsi. Ma ribadisce: “Gli incentivi non sono necessari”
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Si distende il dialogo tra Fiat e Governo. Ci pensa Montezemolo a cercare di abbassare i toni, dopo le polemiche infuocate dei giorni scorsi sulla questione incentivi. Non abbiamo mai ricevuto un euro dallo Stato, aveva detto. Parole che hanno poi scatenato numerose reazioni da parte dell'esecutivo: la Lega non ha usato mezzi termini, con Calderoli pronto ad intervenire sulle dichiarazioni del presidente del Lingotto, definendole una barzelletta. Chi chiude o se ne va, secondo il leghista, deve restituire gli aiuti ricevuti dallo Stato. Aiuti che la Cgia di Mestre ha stimato intorno ai 270 milioni, dal 2006 al 2008.
Una frattura che andava a complicare la questione degli operai di Termini Imerese, che comunque passava in secondo piano, così come le sorti degli stabilimenti Fiat sull'orlo della chiusura. Oggi invece l'apertura: non ci sono polemiche, ha dichiarato Montezemolo, definendo il rapporto con il Governo come un rapporto forte, costruttivo. Un rapporto giusto. In particolare con il presidente del Consiglio, con il quale il presidente Fiat avrebbe avuto frequenti contatti in questi ultimi periodi.
Ma Montezemolo ha poi ribadito che la Fiat in questo 2010 può andare avanti anche senza incentivi, precisando ancora che tali aiuti sono sconti finanziati dallo Stato a disposizione del consumatore. La Fiat continuerà a puntare sull'Italia, ha dichiarato il Presidente. E continuerà con le scelte coraggiose, a suo dire, come quella di trasferire la produzione della Panda a Pomigliano.
Quanto queste scelte coraggiose possano incidere sul futuro di Termini Imerese, non è dato sapere. La Fiat non vuole investire sull'impianto siciliano, questo sembra ormai assodato. E anche le ultime dichiarazioni ne danno la conferma: «La cosa più importante sono le donne e gli uomini che ci lavorano e le loro famiglie, ecco perché - ha detto Montezemolo - vogliamo farci carico con i sindacati, con il Governo e con la Regione Sicilia del loro futuro occupazionale». Servono scelte serie, secondo il presidente del Lingotto, scelte utili per quando la Fiat non vi produrrà più le automobili.
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