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Toyota: aperta un´inchiesta da parte del governo americano


17/02/2010

di Grazia Dragone

Il rapporto potrebbe costare una multa di 3,36 miliardi di dollari e mettere in dubbio gli aiuti di stato in esame al Congresso


Toyota: aperta un´inchiesta da parte del governo americano La Casa giapponese si trova nell’occhio del ciclone dopo l’annuncio del ritiro di circa 8 milioni di vetture e rischia una multa molto onerosa, in seguito all’apertura di un'inchiesta da parte del governo americano, in merito alla denuncia da parte dei responsabili per la sicurezza stradale di 34 morti sospette, determinate dal difetto all’acceleratore.

Sul banco degli imputati ci sono due soggetti incriminati: da una parte il brand nipponico Toyota e dall’altra la National Highway Traffic Safety Administration, ree di non aver agito con più tempestività nonostante le segnalazioni dei clienti, partite già dal lontano 2002.
Il governo americano intende stabilire per quale ragione la Toyota non abbia richiamato in tempo le vetture difettose che le stanno costando importanti danni dal punto di vista economico, con un calo di vendite attestato al 19% per il solo mese di gennaio.

La National Highway Traffic Safety Administration ha richiesto i dati sulla produzione, le denunce dei clienti e altri documenti che dovrebbero chiarire il momento in cui Toyota sia venuta a conoscenza delle problematiche riscontrate sulle sue vetture. Il rapporto potrebbe far addebitare una pesante multa al costruttore nipponico, se venisse rilevata una violazione dei propri obblighi legali nei riguardi della clientela. Inoltre, Toyota rischia di perdere anche gli aiuti di stato, che saranno esaminati a breve dal Congresso.

Il presidente Akio Toyoda, dopo le scuse ufficiali, ha dichiarato che la sua casa automobilistica potrebbe essere cresciuta troppo in fretta, trascurando di addestrare in modo adeguato il personale, con evidenti ripercussioni a livello qualitativo. “Fino ad ora noi abbiamo detto che la nostra espansione era dovuta alle necessità dei clienti, che era inevitabile”, ha affermato Toyoda, aggiungendo “ma la regola base del sistema produttivo di Toyota è di fabbricare un numero di macchine proporzionato alla domanda, e noi abbiamo infranto questa regola”.
“Toyota si assume la responsabilità di migliorare ulteriormente e seriamente la sicurezza dei propri veicoli e di avvertire in tempo utile i funzionari governativi su ogni questione riguardante la sicurezza”, ha detto il portavoce Cindy Knight. “Stiamo esaminando la richiesta della Nhtsa e collaboreremo, fornendo tutte le informazioni che ci sono state richieste”.

La Casa costruttrice del Sol Levante ha rivelato che adotterà un nuovo sistema di gestione dell'apparato frenante su tutti i futuri modelli, chiamato brake-override system, che consente di escludere l'acceleratore, se verrà premuto contemporaneamente al freno.
Intanto è stata annunciata la sospensione della produzione in due impianti per circa 11 giorni, per evitare una sovrapproduzione di veicoli. Saranno fermati uno stabilimento del Kentucky, dove si assemblano i modelli Camry e Avalon, e un impianto del Texas dove si produce il pickup Tundra.

Akio Toyoda ha dichiarato che delegherà a partecipare all’audizione, prevista dal Congresso per il 24 febbraio, Yoshimi Inaba, capo della Toyota per il Nord America e ad altri executive, i quali, afferma, “hanno la mia massima fiducia. Sono sicuro che sono in grado di rispondere alle questioni che gli porranno i parlamentari americani”. Toyoda ha comunicato che nominera' un nuovo responsabile dei servizi sui controlli di qualità in ciascuna area geografica e creerà un comitato speciale per i controlli di qualità, che presiederà in prima persona.
Secondo l’avvocato Tim Howard, docente all’università di Boston e coordinatore delle azioni legali intraprese contro Toyota, il marchio nipponico potrebbe sborsare ben 3,36 miliardi di dollari (2,6 miliardi di euro), versando per ogni veicolo difettoso circa 600 dollari.

Nonostante il periodo difficile, il marchio giapponese prepara un piano di marketing per recuperare la fiducia dei propri clienti, in un momento economico che comincia a raccogliere segnali di ripresa, dopo l’annus horribilis appena trascorso.
Toyota dovrà fronteggiare la concorrenza che, sfruttando il suo momento di crisi, ha sferrato un attacco sul piano commerciale offrendo maxisconti e supervalutazioni dell’usato. La Casa nipponica, secondo le indiscrezioni, punta su una garanzia extralong o sull’offerta di particolari incentivi, oltre ad una campagna che ne riabiliti la reputazione attraverso spot e la pubblicazione di alcune lettere aperte ai clienti apparse sui principali giornali del Paese.


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