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Buon esordio in borsa dello spin off Fiat
04/01/2011
di Giovanni Iozzia
Le azioni, vecchie nuove, chiudono in forte rialzo. Si prepara intanto il referendum tra i lavoratori di Mirafiori
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Sulle vicende della Fiat in Italia è intervenuto perfino il Presidente della Repubbica Giorgio Napolitano, che nel corso della sua recentissima visita a Napoli ha avuto occasione di dire che: «Mi auguro che sulle relazioni industriali, oggetto di contenzioso alla Fiat, si trovi un modulo più costruttivo di discorso».
Lo Spin off della Fiat ha fatto il suo esordio in Borsa. Sulla piazza di Milano, infatti, le nuove azioni di Fiat Industrial hanno fatto la loro apparizione ufficiale accanto a quelle tradizionali di Fiat Spa. Secondo l’amministratore delegato della casa torinese, Sergio Marchionne, si è trattato di un evento imporrtante per il mondo dell’industria italiana. «Di fronte alle grandi trasformazioni in atto nel mercato - ha spiegato Marchionne - non potevamo più continuare a tenere insieme settori che non hanno nessuna caratteristica economica e industriale in comune. Questo è un momento molto importante per la Fiat, perché rappresenta allo stesso tempo un punto di arrivo e un punto di partenza». La risposta della Borsa è stata positiva ed i due titoli, dopo una giornata mantenuta sempre al rialzo, hanno chiuso rispettivamente a + 3,52, 9 euro netti ad azione, ed a + 4,91, a 7,02 euro.
Tutto è pronto per il referendum tra i lavoratori dello stabilimenti di Mirafiori che si dovrebbe tenere alla fine della settimana prossima perché. Come fa notare il quotidiano torinese La Stampa, gli operai sono attualmente in cassa integrazione, avranno solo una settimana di lavoro, e vi rientreranno ancora la settimana successiva. In questo modo la consultazione potrebbe slittare a febbraio: troppo tardi.
La Fiat prevede di realizzare a Mirafiori un investimento di un miliardo di euro per la produzione di 280 mila auto l'anno in joint venture con Chrysler. Marchionne ha chiesto nuove regole, sul modello di Pomigliano d’Arco, e quattro sigle sindacali hanno risposto positivamente. Si tratta di Fim, Uilm, Ugl e Fismic. Solo la Fiom, come già accaduto altrove, si è dichiarata assolutamente contraria. Ma se il referendum non passa, salterà l’investimento e per Mirafiori si profilerebbero giorni molto brutti.
La Fiom farà il punto sul futuro delle Carrozzerie di Mirafiori domani, mercoledì, a Torino. Il segretario provinciale Federico Bellomo e il responsabile auto per la segreteria nazionale, Giorgio Airaudo, presenteranno le prossime iniziative. Domani, inoltre, a Roma, si terrà un incontro tra la segreteria nazionale Fiom-Cgil e una delegazione dell'Italia dei valori, guidata da Antonio Di Pietro. «Nei prossimi giorni - comunica la Fiom - sono già in programma gli incontri con i segretari nazionali di Partito Democratico, Federazione della sinistra e Sinistra ecologia e libertà. Sono queste le prime risposte alle richieste di incontro di verifica con le forze politiche dopo gli accordi separati su Mirafiori e Pomigliano». La questione si tinge sempre più di politica.
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