Mazda
- Auto Mazda Taiki
Mazda Taiki prototipo |
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Noleggio Auto
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Mazda Taiki
23/09/2008
Esercizio di stile per la nipponica Mazda, che sviluppa nelle linee della futuristica Taiki il concetto visivo del flusso d’aria. La Mazda Taiki, che in giapponese vuol dire atmosfera, esibisce un design innovativo. Le forme sono quelle di un coupè dalle proporzioni più filanti e allungate, con sbalzi ridotti e sovrastati da un tetto realizzato interamente in vetro. Le linee della vettura si ispirano a una coppia di Hagoromo, vesti fluenti che galleggiano nell’aria e che in una leggenda giapponese permettono ad una fanciulla di librarsi in volo. Ulteriore elemento di ispirazione, soprattutto per la realizzazione degli interni, sono i koinobori , festoni decorativi a forma di carpa. La vettura, estremamente aerodinamica, con portanza zero, sfrutta la tecnologia della nuova generazione RENESIS (motore rotativo 16X), abbinato a un cambio a 7 rapporti con doppia frizione a secco.
Unico il colore della carrozzeria, denominato Ozonic Silver, che accentua l’illusione di un flusso d’aria. L’auto risulta aerodinamica grazie ad alcune soluzioni ingegneristiche: è più ampia nella parte anteriore rispetto a quella posteriore, in modo da fendere l’aria come una freccia, ed il sottoscocca risale nella parte posteriore per ridurre la resistenza al di sotto del veicolo. Inoltre, i cerchi posteriori si dipartono dalla carrozzeria per incanalare il flusso dell’aria proveniente dai parafanghi anteriori attraverso un tunnel posto fra le ruote ed i parafanghi posteriori. Gli interni offrono sedili in pelle con tratti calligrafici fluenti, dipinti secondo una tecnica che consente di cogliere a livello visivo un flusso d’aria.
di Grazia Dragone
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Frodi brevettali. La tecnologia ibrida doppia
frizione con motore elettrico nel mezzo è
stata “mutuata” da un brevetto che la Fiat non
ha mai voluto acquistare, ma soltanto
spudoratamente copiare. Invito e visitare il
mio blog dove la “vitalità” dei progettisti
Fiat appare in tutta la sua evidenza:
http://propulsoreibridosimbiotico.blogspot.com
/
Chiunque abbia a cuore una onesta etica
industriale in difesa della proprietà
intellettuale conosca la storia raccontata nel
mio blog. Se le industrie possono permettersi
impunemente di copiare le idee, in quanto per
difenderle occorrono cause costosissime, a
cosa servono i brevetti? Come possono i nostri
giovani trovare coraggio intellettuale se i
potentati economici schiacciano i diritti dei
singoli? Se vi accingete a richiedere un
brevetto oppure proporlo ad un’azienda, la mia
esperienza con la Fiat può esservi utile per
muovervi con migliore circospezione. Ulisse Di
Bartolomei
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ulisse di bartolomei |
04/11/2010 |
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