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IV tappa Dakar: II vittoria di fila per Al-Attiyah, rivincita di Barredo Bort
08/01/2013
di Domenico Scalera
Per i quads dominio di Patronelli, per i trucks vince Mardeev mentre in classifica generale perde la leadership De Rooy
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[ Nazca – Arequipa, Perù ] -
La quarta tappa della Dakar 2013 che collega Nazca – Arequipa è sicuramente una delle più dure di tutta la corsa, lo sanno benissimo i piloti e i bikers che l’hanno attraversato lo scorso anno. Le dune sabbiose si susseguono una dietro l’altra in un deserto infinito capace di inquietare anche i migliori specialisti. Previsto per i Motorcyles e Quads uno speciale di 289 km, mentre per le Cars e i Trucks uno speciale di 288 km, per tutte le categorie un tracciato aggiuntivo di altri 429 km non cronometrati.
Nella categoria Motorcyles, dopo i problema tecnico di ieri, Joan Barredo Bort su Husqvarna si rifà alla grande vincendo la sua seconda tappa nel 2013. Il biker spagnolo infila circa 9 min al diretto inseguitore Olivier Pain su Yamaha. In terza posizione giunge il connazionale francese David Casteu sempre su Yamaha a 10’92’’, più indietro i principali pretendenti al titolo, Cyril Despres con 17’35 che arriva in 15^ posizone e il vincitore di ieri “Chaleco” Lopez a 21’36’’ giunto in 19^. La classifica generale vede un cambiamento al vertice, Olivier Pain balza in testa, seguito dal compagno di squadra David Casteu 2’24’’, Cyril Despres su KYM scende in terza posizione a 3’09’’, mentre risale la china Joan Barredo Bort che dalla 18^ posizione di ieri conquista la quarta con 5’38, suguito dal compagno di team Viladoms, a seguire Favia su KTM, Israel Esquerre su Honda, la KTM di Lopez a 10’01’’, l’italiano Botturini su Husqvarna in nona poszione e a chiudere la top ten il polacco Przygonski a 14’’20.
Nella categoria Quads, Marcos Patronelli continua a dominare la classifica generale, oggi ha confermato il suo dominio vincendo la quarta tappa con ben 9’48’’ sul suo diretto inseguitore Sebastian Husseini su Quad Honda. In terza posizione nella tappa odierna è giunto il polacco Lukasz Laskawiec con un ritardo di 15’45. La classfica generale vede saldamente al comando Patronelli che cresce il proprio vantaggio di 14'06’’ su Sebastian Husseini ancorato al secondo posto. La terza posizione, con oltre 1 ora di ritardo è del pilota polacco Rafal Sonik, la quarta del cileno Ignacio Casale con un distacco dal leader della corsa di 1:04 '18‘’ ed infine il quinto posto è di Lukas Laskawiec su a 1:17 '45’’, tutti su Yamaha.
Per la categoria Cars seconda vittoria consecutiva di Nasser Al-Attiyah su Buggy Red Bull che si aggiudica anche la IV tappa. In seconda posione il francese Guerlain Chicherit su Buggy SMG a soli 36 secondi e in terza posizione la Mini di Stéphane Peterhansel a 1’17’’, risultato che gli consente di mantenere la leadership in classifica generale. In quest’ultima Nasser Al-Attiyah rosicchia qualche minuto e si posta a 5’16’’, in terza posizione troviamo il sudafricano Giniel de Villiers (Toyota) distanziato di 33'22’’ dal leader, lo segue a vista il russo Leonid Novitskiy su Mini a 33’48’’. Nani Roma su Mini tiene la quinta posizione a 39’06’’ davanti a Guerlain Chicherit con un ritardo di 42'32'’ da Peterhansel. Dopo i problemi di elettronica di ieri, Carlos Sainz sembra che stia attraversando momenti difficil: il suo Buggy Demon Jefferies si è fermato al 147mo km per circa 20 minuti.
Per la categoria Trucks la quarta tappa è stata vinta dal russo Ayrat Mardeev su camion Kamaz, seguito dal connazionale Anrey Karginov a 3’33’’ mentre la terza posizione è andata al Truck Iveco Trakker Evolution III del norvegese Hans Stacey. Per De Rooy c’è stato uno stop and go che gli è costato una perdita di tempo di 26’23’’ rispetto al leader di tappa ed è giunto in 7^ posizione, anticipato proprio da Ales Loprais su camion Tata. In classifica generale balza al comando Loprais, con De Rooy che perde il primato su Iveco per soli 56 secondi, in terza posizione troviamo il team russo guidato da Nikolaev su Kamaz a 7’08’’ e dietro di lui il vinciotre della tappa odierna Mardeev a 18 minuti dal leader di classifica.
Per la quinta tappa di domani si lascia il Perù e si entra in Cile con traguardo a Arica per un tracciato più breve ma non per questo meno impegnativo.
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