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Ferrari 750 Monza: l´anima storica del Cavallino
05/09/2019
di Grazia Dragone
La spider due posti, leader delle corse, nasce da un´idea di Dino Ferrari
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[ Modena ] -
Speciale Museo Ferrari Veloce, competitiva e vincente, la Ferrari Monza 750 è stata la leader delle corse nei lontani Anni Cinquanta. La spider due posti, nata da un’idea di Dino Ferrari, che ha reso unico e inconfondibile questo bolide d’antan per quella caratteristica configurazione del frontale, precursore di altri modelli, fu realizzata da Dino Scaglietti.
Il motore in uso era basato sull’evoluzione del quattro cilindri tipo 555, più potente del quattro cilindri in linea utilizzato dalla 500 Mondial e in grado di assicurare elevate performance in gara, grazie ai suoi 250 CV che permettevano di sfiorare la velocità massima di 264 km/h. La progettazione di questo propulsore era stata affidata ad Aurelio Lampredi.
I motori Ferrari con questa disposizione dei cilindri furono impiegati a partire dagli anni 50, quando Enzo Ferrari decise di investire su questa tipologia di unità in sostituzione dei V12 progettati da Gioachino Colombo, anche per rispondere a nuove esigenze dettate dalle regole introdotte per la Formula 1.
La denominazione 750 Monza deriva dalla cilindrata del motore (750 cm³) e dalla vittoria nella gara d’esordio che si svolse a Monza, dove conquisto i primi posti del podio. Tra le altre vittorie conseguite spicca quella ottenuta al Tourist Trophy del 1954. La sportiva è stata prodotta dal 1954 al 1955 in 31 esemplari.
La vettura è attualmente esposta al Museo Ferrari di Modena, di seguito il fotogallery firmato Automania.
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