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Marchionne condanna la politica dei prezzi Volkswagen


27/07/2012

di Irene Masoni

L´amministratore delegato di Fiat e presidente di Acea chiede persino l´intervento della Commissione Europea: occorre intervenire per ridurre la capacità produttiva


Marchionne condanna la politica dei prezzi Volkswagen Marchionne non trattiene i propri giudizi e si lascia scappare parole molto dure nei confronti della politica di mercato adottata da uno dei maggiori competitor del marchio italiano: la Volkswagen. Secondo l’amministratore delegato di Fiat le scelte del gruppo tedesco porteranno inevitabilmente ad un «bagno di sangue per lo scenario prezzi ed a un bagno di sangue sui margini».

Le cause di questa dichiarazione, rilasciata all’Herald Tribune, devono essere ricercate negli sconti sui pezzi praticati dai tedeschi. L’amministratore delegato di Fiat, in veste anche e soprattutto di presidente dell’Acea, l’associazione che riunisce tutti i costruttori di auto europei, ritiene piuttosto necessario che, vista la congiuntura economica sfavorevole, si necessario intervenire sulle capacità produttive dell’industria automobilistica.

A tal proposito Marchionne invita la stessa Commissione Europea ad intervenire sul settore promuovendo una complessiva razionalizzazione dell’offerta produttiva cosa che per adesso, secondo quanto emerge dalle sue stesse dichiarazioni, non hanno portato avanti né francesi né tedeschi. Basti pensare che il governo francese ha in mente un massiccia politica di aiuti che permetterebbe di salvare gli esuberi annunciati dal gruppo Peugeot.

La risposta tedesca non si è fatta certo attendere e dal gruppo automobilistico hanno rispedito le accuse al mittente. Operando in un mercato di competitivo la riduzione dei prezzi per conquistare quote di mercato è infatti l’operazione più semplice e fruttuosa da mettere in pratica.

Le preoccupazioni di Marchionne nei confronti del gruppo automobilistico più forte in Europa è dettata sicuramente dai numeri. Se la produzione italiana, e quella francese, fanno registrare preoccupanti segno meno, in Germania le cose sembrano andare decisamente meglio. Basta guardare i risultati del primo semestre del 2012: Volkswagen ha registrato utili per 6,5 miliardi di euro, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.


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