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Attacco Hacker sulle auto: l´esperimento di Forbes [VIDEO]
27/07/2013
di Fabiana Muceli
Gli hacker possono prendere il controllo di un´auto? Lo studio di due noti hacker in forze al Pentagono lo dimostra
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L'aumento sempre più consistente delle nuove tecnologie a bordo nelle automobili di ultima generazione potrebbe avere alcuni risvolti negativi. A dimostrarlo l'esperimento del giornalista di Forbes, Andy Greenberg, che con l'aiuto di due hacker ha simulato un attacco wireless verso una Ford Escape e una Toyota Prius, entrambe del 2010.
Charlie Miller (40 anni, Security Engineer a Twitter) e Chris Valasek (31 anni, Security Intelligence a IOActive), attraverso l'utilizzo di un notebook, sono stati capaci di suonare il clacson senza sosta, disattivare i freni, ingannare il GPS, spegnere il servosterzo o alterare le letture di tachimetro e contagiri. Fino all'attivazione forzata dello sterzo sulla Prius che, se in corsa, potrebbe provocare guai seri a conducente e eventuali passeggeri.
I due tecnici, nell'ultimo anno, hanno lavorato per svelare i rischi di pirateria informatica sull’auto, tramite il finanziamento concesso dal Pentagono per il progetto denominato Defense Advanced Research Projects Agency. Il mese prossimo, Miller e Valasek presenteranno ufficialmente la loro ricerca a Las Vegas, durante la conferenza hacker Defcon.
La prima risposta a riguardo è arrivata dalla Ford che ha ammesso di voler considerare seriamente il problema. Toyota, tramite il manager John Hanson, ha invece replicato che attacchi hacker di questo tipo necessitano anche di un intervento hardware sulla vettura e di ritenere dunque i propri sistemi sicuri. Ma già in precedenza un team dell’Università di Washington aveva dimostrato che un attacco wireless sarebbe stato possibile sfruttando dei bug del Bluetooth. Secondo Miller e Valasek “nascondere il problema non serve”. E chissà che una prevenzione di questo tipo non sia il prossimo step obbligatorio per le auto iperconnesse.
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