Il 2015 verrà ricordato come l’anno dei record per la Mille Miglia. Le vetture d’epoca alla partenza in viale Venezia a Brescia giovedì scorso erano 483, alle quali si aggiungono: le vetture Ferrari e Mercedes partecipanti al Tribute Mille Miglia, le vetture per l’assistenza di quelle d’epoca, gli ospiti della manifestazione e i giornalisti, per un totale di 2000 autovetture che come una freccia rossa attraversano l’Italia, mostrando a tutto il mondo quello che è il più importante museo dinamico del mondo, oltre che un evento simbolo.
Le prove cronometrate sono state 84 di cui 76 tradizionali e 8 a media imposta; a vincere, come due anni orsono, sono stati gli argentini Juan Tonconogy e Guillermo Berisso, su Bugatti T 40 del 1927: «Siamo increduli - hanno affermato sul palcoscenico del Teatro Grande, dove si sono tenute le premiazioni - non avremmo mai sperato in una seconda affermazione in Italia, nella più importante manifestazione per auto d’epoca del mondo». A seguire troviamo l’affermata coppia bresciana composta da Andrea Vesco e Andrea Guerini, su FIAT 514 MM del 1930, delusi per non essere riusciti a ribaltare il risultato per alcune imprecisioni nelle ultime prove, all’Autodromo di Monza. Al terzo posto si sono classificati Ezio Martino Salviato e Caterina Moglia, su Bugatti T 40 del 1928.
L’ultima tappa, quella di ieri che partiva da Parma e si concludeva a Brescia, ha visto la carovana rendere omaggio all’Expo. Per non intralciare, con la sua lunga coda, l’afflusso dei visitatori gli equipaggi della Freccia Rossa hanno reso tributo effettuando un controllo di passaggio alla Villa Reale di Monza che di Expo 2015 è sede di rappresentanza. Marco Makaus, un Consigliere Delegato di 1000 Miglia Srl, ha dichiarato: «Il momento più emozionante della Mille Miglia 2015 è stato vedere Stirling Moss ripercorrere Viale Venezia sulla Mercedes-Benz 300 SLR, con la quale detiene la media record di oltre 157 Km/h, ottenuta nella vittoriosa edizione del 1955.
Sempre nella tappa di ieri per la gioia dei partecipanti e degli spettatori, la Mille Miglia moderna ha fatto ingresso nell'Autodromo di Monza. Nel circuito brianzolo, i concorrenti hanno disputato alcune prove cronometrate e di media, misurandosi anche sul tracciato alta velocità, recentemente restaurato noto anche come la sopraelevata, al vincitore è stato assegnato il Trofeo dell'Automobile Club di Milano, intitolato al grande Alberto Ascari che, proprio a Monza, perse la vita nel maggio del 1955, esattamente sessant'anni orsono. Lasciata Monza, i concorrenti hanno attraversato Bergamo per raggiungere, per la prima volta, la Franciacorta: le vetture in gara hanno anche reso omaggio a due dei fondatori della Freccia Rossa, transitando a Chiari davanti alla residenza di Franco Mazzotti e a Calino davanti a Villa Maggi, casa di Aymo. Da lì, l’arrivo a Brescia tra due ali di folla.