Il pilota toscano è riuscito ad arpionare la sua nona vittoria sulle colline della Selva di Fasano. Simone Faggioli a bordo della sua monoposto Norma M20 FC ha avuto una guida pulità e impeccabile. Era davvero una scheggia, difatti, non solo ha vinto ma ha ritoccato nuovamente il record del tracciato con un tempo di 2’05”58, poco meno rispetto al suo precedente record del 2012 quando fece il tempo di 2’05”67. Per impegni del campionato di velocità europei della montagna non è però riuscito a correre le ultime due edizioni, questa è stata l’unica lamentela del pluri campione che ha poi aggiunto “Il percorso della Selva di Fasano è talmente tecnico e particolare da richiedere una comprensione assoluta di ogni sua piega. Serve una guida senza la minima indecisione, che migliora con l’esperienza ed è importante esserci sempre. Amo questa gara e ammiro l’impegno dell’organizzazione”.
Sul podio, oltre a Faggioli è salito il cosentino Domenico Scola che alla guida della sua Osella PA 2000, ha puntato a migliorare le sue performance, ben sapendo che avrebbe avuto un degno rivale ed il record del tracciato lo ha dimostrato. Al fasanese Giovanni Sacco su Osella FA30 Zytec è andato invece un terzo posto del tutto inaspettato da parte del pilota dopo una assenza lunga sette anni dalla corsa. Il pilota, che non pensava di conquistare il podio, ha potuto contare sul forte sostegno del pubblico di casa.
Naturalmente non sono mancati incidenti duante la corsa, fortunatamente danneggiate solo le vetture, per i piloti invece solo una grande paura ma ne sono usciti indenni. Ad aprire le danze dei crash proprio sulla curva dove eravamo appostati noi di Automania, è stata la nuova Peugeot 106 di Mariella Onofrio in gara 1 che è finita lungo, lasciando una quindicina di metri di frenata sull’asfalto. Il driver ha parcheggiato la vettura a muro, passando millimetricamente tra i due paletti della segnaletica. La gara è proseguita dopo una breve interruzione di qualche minuto. Il pilota era comunque esperto e lo scorso hanno si era aggiudicato anche la prima edizione del Trofeo Autodromo del Levante. La racing car incidentata è stata rimossa a fine gara 1. Sempre sulla stessa curva è andata ancora peggio per la Renault 5 GT di Salonna Cosimo, che a preso in pieno le barriere di protezione impattando la vettura sul muretto a secco. La vettura ne è uscita vistosamente daneggiata e la gara è stato sospesa. Entrambi gli episodi sono stati ripresi dal video di Automania, comica la rimozione della Renault 5 GT, commentata ironicamente anche dai numerosi spettatori.
Tra le altre categoria in gara, per le monoposto il migliore è stato Andrea Picchi su Lola Doma motorizzata Honda della team Vimotorsport, seguito dal catanese Samuele Cassibba a bordo della Tatuus Maste Honda della Catania Corse. La Lancia Delta Evoluzione del bolognese Fulvio Giuliani si è aggiudicato la prima posizione nel Gruppo E1 anticipando la BMW 320i del laziale Maurizio Iacoangeli, spettacolare anche la Fiat 126 Suzuki con il numero 47 di Annese Stefano. Ammirazione invece per la Ferrari 550 GT1 del napoletano Piero Nappi, vincitore in Gruppo E2S.
Per il Trofeo Vip, protagoniste le Volkswagen Lupo Cup messe a disposizione dall’organizzazione, il più velocè è stato Uccio De Santis comico pugliese, anticipando il politico Fabiano Amati e l’attore Alex Belli.