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Purosangue da corsa al Salone di New York
29/03/2016
di Gianluca Maxia
Due autentici mostri sacri delle corse, due vere icone degli appassionati, accumunati dallo spirito racing ma agli antipodi come filosofia
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[ New York, USA ] -
l’Acura NSX GT3 Race Car e la Dodge Viper ACR ripropongono la sfida Giappone contro USA, che dagli anni ‘60 vede competere due tipi di automobili: caratterizzate da filosofie costruttive poste agli antipodi del concetto di auto da corsa. Perfezione meccanica, altissima tecnologia e totale dedizione all’efficienza da una parte, e forza bruta, accelerazioni esplosive e grandissima velocità dall’altra. Scopriamo meglio queste due vetture.
Acura NSX GT3 Race Car Acura negli USA vuol dire Honda, e la NSX è la supercar Honda per eccellenza. Questa nuova NSX ha un potente motore 3.5 V6 con doppio turbo abbinato ad motore elettrico. In totale sviluppa 573 cavalli, e la potenza vien trasmessa alle ruote attraverso una cambio a doppia frizione con 9 marce e la trazione integrale. In questa versione GT3 la Honda ha dovuto utilizzare un cambio sequenziale a 6 rapporti e dotare la NSX di sola trazione posteriore per questione di regolamento. La carrozzeria è molto modificata per aiutare l'aerodinamica e il raffreddamento. L'interno è completamente spoglio e dispone di sedili da competizione ed una gabbia di sicurezza completa.
Dodge Viper ACR La Dodge Viper ACR rappresenta la versione più sportiva attualmente in vendita della coupé a stelle e strisce, dove ACR è l'acronimo di “American Club Racer”. Il suo motore da 8.4 litri a 10 cilindri a V sviluppa 645 cavalli e ben 813 Nm di coppia massima. La trasmissione è affidata come da tradizione al cambio manuale a 6 rapporti. Insieme allo sviluppo aerodinamico, i progettisti del reparto SRT hanno ulteriormente reso “race ready” il telaio della nuova Dodge Viper ACR tramite l'adozione di sospensioni Bilstein con dieci regolazioni in compressione ed estensione.
I freni Brembo hanno dischi carboceramici e misure mastodontiche: 390 mm all'anteriore e 360 mm al posteriore, con pinze rispettivamente da pinze a 6 e 4 pistoncini. La grande ala posteriore ha la possibilità di variare il carico in 10 posizioni, ed è larga 1,87 metri. Oltre a quest’ultima ci sono varie appendici aereodinamiche ed un diffusore posteriore in carbonio; il tutto concorre alla ricerca della massima prestazione velocistica in curva e la massima stabilità in rettilineo. La deportanza arriva a 1.000 kg alla velocità massima di 285 km/h e ad accelerazioni laterali fino a 1,5 G nei curvoni veloci.
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