Notizie
Autostrade: aumenta il traffico dei veicoli pesanti
24/04/2017
di Grazia Dragone
Un report elaborato da Aiscat mostra un incremento sulle arterie autostradali del 3,7 %
|
Con riferimento al 2016, il report di Aiscat (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori), reso noto dal Centro Ricerche Continental Autocarro, rivela come il traffico sulle autostrade del Belpaese dei veicoli pesanti abbia registrato un incremento del 3,7% rispetto al 2015. Il dato è positivo, ma la notizia più interessante è che questo aumento supera quella del traffico di veicoli leggeri (+3,2%) e del traffico di veicoli in generale (+3,3%). Un aumento della circolazione determina ovviamente conseguenze sul fronte degli incidenti stradali, che vede coinvolti questi veicoli, ma in misura minore (0,8%) se rapportati alla percentuale del traffico dei mezzi pesanti.
Va precisato che, nonostante l’aumento degli incidenti, i numeri assoluti sono bassi e la crescita percentuale va considerata una fluttuazione fisiologica della circolazione. Secondo Aiscat, la questione sicurezza è nel complesso soddisfacente.
Il report mette in luce anche dettagli come le tratte autostradali in cui sono stati registrati gli aumenti più consistenti. Tra queste, si segnala la crescita del traffico sulla Bre.Be.Mi, pari al 34,4%. Aumenti sono stati evidenziati anche sull’Autostrada del Brennero (+5,6%), della S.i.t.a.f. (Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus, +5,1%) e di C.a.v. (Concessioni Autostradali Venete) e Asti –Cuneo (+4,7%).
Per Enrico Moncada, responsabile della Business Unit Truck Replacement di Continental Italia: “L’aumento del traffico in autostrada di veicoli pesanti registrato nel 2016 segnala una ripresa delle attività economiche e quindi del trasporto di merci e persone nel nostro Paese. Gli operatori del settore dei trasporti su strada sono fortemente impegnati per aiutare le aziende di trasporto a consolidare questa ripresa con prodotti e servizi utili a rendere più efficiente la gestione della flotte di veicoli.”
|
| |
|
|