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Emergenza Smog in Italia
25/01/2020
di Giovanni Iozzia
Dati preoccupanti dal rapporto di Legambiente: limiti di inquinamento superati nel 2019 in 54 capoluoghi di provincia
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[ Roma, Lazio, Italia ] -
In Italia l’emergenza Smog è sempre più preoccupante e sembra peggiorare di anno in anno. La considerazione emerge leggendo il rapporto Mal’aria 2020 di Legambiente, con i dati relativi all’inquinamento atmosferico delle città italiane.
Nel 2019 sono state ben 54 i capoluoghi di provincia che hanno superato il limite previsto per le polveri sottili (PM10) o per l’ozono (O3), stabiliti rispettivamente in 35 e 25 giorni nell’anno solare. In 26 dei 54 capoluoghi, il limite è stato superato per entrambi i parametri.
La città che lo scorso anno ha superato il limite nel maggior numero di giornate è stata Torino con 147 giorni (86 per il PM10 e 61 per l’ozono), al secondo posto di questa negativa classifica si è piazzata Lodi con 135 (55 per PM10 e 80 per ozono), seguita da Pavia con 130 (65 superamenti per entrambi gli inquinanti).
Secondo Legambiente il decennio 2010-2019 si è concluso con un bilancio negativo con il 28% delle città monitorate da Legambiente che hanno superato i limiti giornalieri di PM10 tutti gli anni, 10 volte su 10. Ed il 2020 si è aperto male con diverse città che hanno superato il limite in parecchi giorni di questo mese di gennaio: 19 giorni Frosinone e Milano; 18 Padova, Torino e Treviso; 16 Napoli e 15 Roma.
Lagambiente sottolinea che l'inquinamento minaccia la salute dei cittadini e l’ambiente circostante. Il trasporto stradale è una delle principali fonti di emissioni di inquinanti atmosferici nelle aree urbane. Questo, senza dimenticare le altre sorgenti come il riscaldamento domestico, l’industria e l’agricoltura. Settori sui quali occorre intervenire in maniera sinergica.
L’associazione ambientalista ha lanciato le sue proposte: il potenziamento del trasporto pubblico locale rendendolo efficiente, capillare, a zero emissioni e riducendo così il numero di mezzi circolanti in Italia; ripensare le città in una chiave sostenibile, rendere consapevoli le persone, attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione sulle pubblicità spesso ingannevoli legate al mercato delle auto, eliminare i sussidi alle fonti fossili – nel 2018 si parla di 18,8 miliardi di euro – destinando quando previsto all’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare del Paese, promuovere pratiche sostenibili in agricoltura.
«L’ormai cronica emergenza smog – afferma Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – va affrontata in maniera efficace. Le deboli e sporadiche misure anti-smog, come il blocco del traffico adottato nei giorni scorsi a Roma e in diverse città della Penisola, sono solo interventi palliativi che permettono di contenere temporaneamente i danni sanitari, ma non producono effetti duraturi se non all’interno di interventi strutturali. È urgente mettere in campo politiche e azioni efficaci ed integrate a livello nazionale che riguardino tutte le fonti inquinanti, programmando interventi sia sulla mobilità urbana sempre più pubblica, condivisa, a zero emissioni e multi-modale, che sul riscaldamento domestico, la produzione di elettricità e quella industriale e l’agricoltura. Solo così si potrà aggredire davvero l’inquinamento atmosferico e affrontare in maniera concreta il tema della sfida climatica».
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