Crolla il mercato delle auto in Europa: l’Italia con la Fiat è quarta 13/02/2009 di Maura De Sanctis La crisi continua a mordere il mercato dell´auto anche in Italia A gennaio 2009 le vendite sono precipitate al -32,6%, mentre Francia e Germania, dove gli incentivi sono realtà già da qualche tempo, hanno limitato i danni, rispettivamente -7,9% e -14,2%. Nel mese di dicembre 2008 ci sono state 140.656 immatricolazioni, che ha registrato un calo del 13,29% rispetto al 2007, dunque con una flessione raddoppiata rispetto a quelle riportate ad ottobre con -18,9% e novembre con -29,5%. Per il 2009, il crollo delle immatricolazioni potrebbe arrivare a 360 mila unità, portando le vendite complessive a 1,8 milioni di veicoli, provocando un immediati e significativi da parte del governo che non potrà limitarsi agli calo di mezzo punto del Pil nazionale. Pertanto si richiedono interventi incentivi per l’acquisto di auto nuove ma dovrà evidentemente intervenire in maniera più capillare mettendo a disposizione delle case automobilistiche risorse economiche per la tutela occupazionale.Difatti sono migliaia i lavoratori che attualmente sono in cassa integrazione e rischiano di perdere il posto di lavoro. In questo quadro, la casa costruttrice italiana Fiat Group Automobiles, si è comunque distinta positivamente mantenendo alta la quota di mercato all'8,8% rispetto al precedente 8,9% con oltre 43 mila immatricolazioni si pone al quarto posto nella classifica dei maggiori costruttori europei preceduta dalla Volkswagen, Psa Peugeot-Citroen e Ford. I modelli di punta per quest’inizio d’anno sono Panda e 500 che risultano essersi posizionate al primo e secondo posto nella classifica delle vetture più vendute nel segmento A (insieme detengono il 32,2% di quota del segmento), mentre Grande Punto è tra le cinque auto più vendute nel segmento B. Il presidente dell’Unrae (l’Associazione dei Costruttori esteri), Salvatore Pistola ribadisce che il mercato dell’auto in Italia è condizionato da una fiscalità che è di gran lunga la più pesante tra i principali Paesi europei e che incide negativamente sulla struttura del mercato stesso, con effetti distorsivi nei confronti dei Paesi più moderni ed avanzati. Dal canto suo Codacons per rilanciare il settore auto, propone al Governo una riduzione totale per tre anni della fiscalità, e cioè di rendere totalmente gratuiti almeno per i primi 3 anni l’Rc auto, il Bollo auto e tutte le altre tasse sull’auto, in favore di chi acquisterà una nuova autovettura. Sono in molti a pensare che ad assillare i cittadini, non è tanto il prezzo delle automobili, settore oggi più che mai concorrenziale e ricco di offerte ma sono tutte le altre spese che gravitano attorno all’acquisto e al mantenimento di una nuova autovettura. Sicuramente i suddetti - incentivi - potranno far aumentare la domanda in modo significativo, ma il loro impatto sul mercato probabilmente non sarà sufficiente a compensare il forte calo di fiducia dei consumatori che è invece dovuto ad un quadro economico internazionale ed italiano che continua a peggiorare e, per quanto riguarda il nostro paese, anche ad un quadro politico di estrema incertezza.

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