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Auto: mercato italiano in frenata
29/11/2023
di Grazia Dragone
Aumento dei prezzi e dubbi sulle alimentazioni rinviano gli acquisti
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La instant survey di Areté: L'offerta di auto in Italia è in linea con la domanda del mercato? analizza ciò che spinge a rinviare il cambio dell'auto. Secondo i dati emersi, 3 italiani su 4 non cambieranno la propria vettura nei prossimi 12 mesi. Le ragioni sono dettate dai costi e dall'incertezza sull'alimentazione da scegliere.
Un numero elevato di intervistati (83%) afferma una capacità di spesa pari a meno di 30mila euro, il 21% può scendere sotto la soglia di 10mila. Quest'ultima limita la possibilità di acquistare gran parte dei modelli disponibili e consente di guardare all'usato, che tuttavia ha registrato un aumento dei prezzi. Quasi la metà dei rispondenti (47%) cambierebbe la propria auto se i prezzi accessibili, mentre il 27% lo farebbe se ci fosse maggiore chiarezza sul futuro delle alimentazioni disponibili.
Areté (azienda leader nella consulenza strategica) rileva come 1 intervistato su 4 intenda cambiare la propria auto nei prossimi 12 mesi, acquistandone una nuova. Tra questi, il 38% dice di avere idee chiare su marca e modello da comprare, il 34% afferma di conoscere le proprie esigenze di mobilità e solo l'8% lo farà perché spinto dai potenziali blocchi della circolazione.
Ciò che frena l'acquisto è soprattutto il fattore economico: 4 su 10 (42%) ritengono i prezzi elevati, il 34% addebita la decisione alle incertezze sull'alimentazione da scegliere. Solo il 4% lo fa perché teme i tempi di consegna lunghi.
Alla domanda cosa cerchi in un'auto? 3 intervistati su 10 dichiarano un corretto rapporto qualità/prezzo e 2 su 10 ricercano bassi consumi. Seguono sicurezza (17%), comfort (13%) e affidabilità (1%). Tra le alimentazioni disponibili, l’ibrido sembra incontrare grandi consensi, in dettaglio, il 43%, mentre il 16% preferisce il diesel, il 15% il GPL, il 13% elettrica e benzina.
“I dati della nostra nuova instant survey”, sottolinea Massimo Ghenzer - Presidente di Areté, “rivelano che sul mercato automotive nazionale esiste un evidente disallineamento tra l'offerta di veicoli e la domanda. I prezzi del nuovo (e anche dell'usato) sono decisamente lievitati negli ultimi anni, rendendo l'auto un bene non facilmente acquistabile da ampie fasce di popolazione. In più il dibattito e le scelte assunte dalle diverse istituzioni a livello locale, nazionale ed europeo sulle alimentazioni frenano ulteriormente anche chi sarebbe pronto a sostituire la propria vettura. Il segmento di vetture medio-piccole oggi è scarsamente presidiato dai costruttori europei e costituisce un'opportunità per l'offerta di mobilità cinese sempre più presente sul nostro mercato. Qualcosa però sembra stia cambiando, come si evince dai recenti annunci dei car maker generalisti del Vecchio Continente che dichiarano per i prossimi anni un ritorno ai segmenti di ingresso alla mobilità”.
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