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Notizie
Le importanti novità al codice della strada
14/07/2010
di Maura De Sanctis
Le innovazioni apportate al codice della strada fanno già discutere per tolleranza zero contro i neopatentati
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Tra le novità più importanti del ddl vi è l’inasprimento delle sanzioni per chi si mette alla guida dopo aver bevuto. Infatti la presenza di alcool nel corpo rilevata dall’alcool test, comporterà il pagamento di una sanzione che oscilla tra € 200 ed € 800 suscettibile di raddoppio in caso di incidente a cui si aggiunge una pena detentiva fino a 15 anni in caso di morte di una o più persone. Anche i conducenti professionali privati e pubblici dovranno rispettare le regole e possono rischiare il licenziamento per giusta causa qualora vengono trovate tracce di alcool nel sangue.
Chi invece viene sorpreso con un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro di sangue e comunque non ha provocato incidenti, potrà accedere ai servizi di pubblica utilità con esclusione dell’ammenda ed una riduzione della sospensione della patente. Inoltre se presenta al Prefetto apposita richiesta, entro 10 giorni dalla contestazione, potrà usufruire della possibilità di impiegare tre ore al giorno del proprio lavoro ancorché dipendente per recarsi sul luogo di svolgimento dell’attività sociale.
Ulteriore obbligo per tutti gli esercizi che somministrano bevande alcoliche, ivi compresi i bar e le discoteche è di dotarsi di mini-etilometri in modo che ogni cliente possa calcolare il tasso alcolemico prima di mettersi alla guida. Coprifuoco per le stazioni di servizio che non potranno vendere alcool dopo le 3 di notte mentre per tutti gli altri esercizi l’orario si riduce di un’ora. Per chi trasgredisce, previste sanzioni che vanno da un minimo di € 2.500 euro fino ad un massimo di € 10.500.
Il divieto assoluto di somministrare bevande alcoliche oltre un certo orario è stato ben accolto dal Fipe la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, che ritiene sicuramente positivo l'intervento di restrizione ma che comunque non sono soltanto le imprese a dover subire il peso del problema sull'abuso di alcool soprattutto da parte dei giovani. Infatti il presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani, è convinto che i divieti da soli non bastano ed anzi in alcuni casi possono produrre effetti contrari rispetto a quelli voluti e che probabilmente occorre maggiore attenzione a progetti di formazione e di educazione al non abuso dell’alcol perché fa male.
I più castigati i neopatentati, considerati i soggetti più a rischio. Stiamo parlando dei minori di 21 anni e chi ha la patente da non più di tre anni verso i quali la nuova normativa ha mostrato tolleranza zero. Sanzionati anche coloro, che seppure per passione, truccano le proprie minicar o le guidano senza le cinture di sicurezza mentre gli autotrasportatori dovranno rispettare i tempi di riposo e di guida per evitare possibili incidenti dovuti alla stanchezza. Per i conducenti di biciclette di età fino ai 14 anni, previsto l’obbligo di indossare il casco mentre è stata soppressa la norma che toglieva i punti dalla patente in caso di infrazioni commesse alla guida di una bicicletta.
Per le multe si attenderà meno tempo. Infatti sono stati ridotti i tempi di notifica dai 150 giorni ai 90 mentre diventerà più difficile il recupero dei punti in caso di infrazione. Infatti per recuperare soli 6 punti bisognerà superare un’esame. Possibilità di dilazionare il pagamento delle multe superiori ai 200 euro per chi ha un reddito inferiore ad € 10.682 e per chi sceglie di pagare subito la possibilità di beneficiare di uno sconto del 30%. A 17 anni si potrà guidare con il foglio rosa ma solo se affiancati da un patentato da almeno dieci anni.
Queste sono solo alcune delle novità introdotte dal ddl, il pacchetto di norme riferito al codice della strada caratterizzato dall’obiettivo di apportare miglioramenti alla sicurezza stradale, al rafforzamento delle misure di prevenzione e di informazione legate all’educazione stradale e al potenziamento dell’attività di controllo sulle strade. Nonostante il duro lavoro del governo in tal senso, c’è però chi è convinto che il solo inasprimento delle sanzioni e l’introduzione di norme più ristrettive, di per se non sono sufficienti ad impedire comportamenti scorretti alla guida. E difatti è alla coscienza di ognuno che è affidato il buon senso ed il rispetto del vecchio adagio “chi guida piano va sano e va lontano”.
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