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Garmin divorzia da Asus e già pensa a Iphone e BlackBerry
27/10/2010
di Michele Formichella
Dopo i risultati (deludenti) della liason con i telefonini Android, il colosso delle mappe 2.0 si guarda intorno per sviluppare nuove applicazione mobile
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La separazione tra Garmin e Asus apre nuovi scenari su possibili matrimoni tra case hardware e produttori di contenuti in tema di mobilità. La rottura è fresca, questione di poche ore, ma già si pensa alle prossime unioni.
Il riserbo è d'obbligo, come da prassi in questi casi. E da manuale sono anche le indiscrezioni che iniziano a trapelare sul web. Quale migliore antidoto ad una unione insoddisfacente – forse anche per le eccessive aspettative dei partner – che una nuova liason (commerciale)?
Pare che galeotto, citando il Sommo ma al contrario, sia stato Android, il sistema operativo usato dai telefoni della Asus per far girare – tra gli altri – i programmi di navigazione con annessi servizi di geolocalizzazione.
Proprio pochi mesi fa Garmin aveva concesso alla Asus i diritti per sfruttare i contenuti studiati per l'automobilista 2.0, ma il colosso delle mappe è rimasto deluso dalle performance commerciali degli apparecchi e ha deciso di volgere anche altrove lo sguardo, preannunciando che svilupperà nuove applicazioni per dispositivi mobili in collaborazione con altri partner.
E qui si entra nel terreno del gossip. Se sul blog ufficiale della Garmin si lascia trapelare qualche indiscrezione sulle intenzioni dell'azienda, riferimenti espliciti a chi saranno i nuovi parter, almeno per ora, non se ne fanno.
Si può allora solo ipotizzare che ad essere interessati alle potenzialità dei servizi offerti da Garmin siano sia la Apple che la Rim, le quali producono – nell'ordine – l'iPhone e gli smartphone Blackberry, non usano Android (il quale riscuote comunque grande successo Oltreatlantico) e cercano alternative al maps di Google.
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