Villa d’Este: Premiato lo stile italiano di Lancia e Ferrari
25/05/2011
di Gianni Lo Russo
La Ferrari 212 Export del ’51 e la Lancia Aurelia B24 S “America” del ’55 premiate al Concorso d’eleganza più famoso del mondo
Un’altra lezione di eleganza e stile che l’Italia ha saputo dare nel mondo è rappresentata dai numerosi trofei vinti dalle automobili italiane al Concorso d’eleganza di Villa d’Este dello scorso fine settimana. Con il premio di Coppa d’Oro, la splendida Alfa Romeo 6c 2500 del ’42 si è guadagnata il titolo di regina dell’eleganza, così come un’altra Alfa, per l’esattezza la 33 stradale del ’68, ha vinto il premio di auto preferita dal pubblico, ma per quanto riguarda le auto italiane la gloria non si esaurisce qui.
Nella Categoria C dedicata all’eleganza anni '50 e alle auto del jet set, sono state la Ferrari 212 Export del ’51 e la Lancia Aurelia B24 S “America” del ’55 le principali protagoniste.
La Ferrari 212 Export del 1951 appartenente a Peter McCoy, nata dal genio di Enzo Ferrari e disegnata da Vignale, è stata eletta dalla giuria la vettura vincitrice della sua classe. Anche chi non ha una grande passione per le auto rimane incantato nell’osservare la bellezza estrema e lo stile di questa auto, che non a caso divenne il punto di riferimento per tutti i costruttori di auto dell’epoca. Parliamo della prima vettura del cavallino rampante ad essere costruita in serie, fu presentata per la prima volta a Torino nel 1951 e venne da subito considerata come la degna erede della 166 Barchetta, dato che impiegava lo stesso motore, ovvero un propulsore di 12 cilindri a V di 2.600 cc.
Questo modello era disponibile in due versioni, denominate rispettivamente Import ed Export. La prima era più lunga e aveva una potenza di 150 CV, mentre la seconda era più corta e possedeva un motore di 160 CV. I carrozzieri di questa auto furono molti, per le berlinette e le cabrio si ricordano Vignale e Touring, ma vi furono anche Rocco Motto e Fontana.
La Ferrari in questione era stata concepita prevalentemente per le competizioni sportive, la pilotarono famosissimi piloti come Ascari e Taruffi con ottimi risultati, ottenne vittorie importanti come quella del Tour de France automobilistico e della Carrera Panamericana. È stata invece premiata con la menzione d’onore la mitica Lancia Aurelia B24 S “America” del 1955, disegnata da Pinin Farina e di proprietà di Efisio Carutti. È considerata come una delle spider più belle nate dalla penna di Battista Pinin Farina, le sue linee saranno in seguito riprese con ottimi risultati dalla Alfa Romeo spider.
La presentazione della Lancia Aurelia avvenne nel 1954, fu prodotta dal 1955 al 1958 in 700 esemplari, oggi uno di questi in buone condizioni è valutato parecchie migliaia di euro. Il motore scelto per la Lancia Aurelia fu quello di 6 cilindri disposti a V con cilindrata di 2.451 cc, la tecnica di questo propulsore fu cosi innovativa e originale che l’Alfa Romeo la copiò a distanza di una ventina d’anni.
Questo modello segnò la fine della famiglia Lancia che, a seguito della crisi degli anni ’50 fu costretta a vendere la propria azienda ad un magnate del cemento nel 1956. La politica di produzione cambiò, si diede la precedenza alla comodità a discapito della sportività, ed è in questo modo che la Aurelia B24 si trasformò in Aurelia B24 convertibile “America”.
La Lancia Aurelia è ancora oggi molto popolare e famosa, questo lo deve in parte alla sua partecipazione nel film del 1962 “Il Sorpasso” di Dino Risi. Il regista italiano era talmente riconoscente nei confronti di questa vettura che nell’epilogo tragico del film, in cui l’auto precipita in un burrone, usò una “controfigura”, proprio come si fa oggi con gli attori importanti nelle scene ad alto rischio.