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Saab a secco: blocco degli stipendi e produzione sospesa
23/06/2011
di Fabiana Muceli
Si attende l´ok di Pechino per l´accordo tra la Swedish Automobile e le due aziende cinesi Pang Da e Zhejiang Youngman Lotus
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La casa automobilistica Saab è in piena emergenza: gli svedesi sono a corto di liquidità e salvo manovre dell'ultimo minuto ai dipendenti non verrà pagato lo stipendio di giugno mentre la produzione sarà sospesa fino al prossimo 4 luglio. La situazione di crisi si è venuta a creare dopo il mancato via libera delle autorità di Pechino per l'accordo tra la Swedish Automobile e le due aziende cinesi Pang Da e Zhejiang Youngman Lotus.
Il distributore e il costruttore di auto della Cina dovrebbero entrare a pieno titolo in una intricata operazione di vendita che sta però rallentando l'afflusso di denaro nelle casse della Saab. Sia il governo cinese che quello svedese hanno possibilità di veto sulla vicenda, che ha già portato alla casa automobilistica 30 milioni di euro, mentre una cifra delle stesse proporzioni è in arrivo.
Un prestito della Banca Europea per gli investimenti ha inoltre messo a disposizione 400 milioni di euro, da utilizzare per la ripresa della produzione con 9 mila ordinativi a cui adempiere. Eppure la Saab si trova in piena difficoltà, come sostenuto anche dalla filiale italiana, secondo cui la ripresa normale delle attività è solo una questione di tempo.
Quando l'intesa verrà raggiunta, la Swedish Automobile cederà il 54% del capitale alle due aziende cinesi, con tanto di nuovo accordo per la distribuzione di vetture in cina. Lo stabilimento di Trollhättan sarà invece messo in vendita.
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