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Peugeot: addio a le Mans
19/01/2012
di Grazia Dragone
Il marchio francese indirizza i propri investimenti nella mobilità a basso impatto ambientale, abbandonando definitivamente le competizioni sportive
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Inaspettatamente e improvvisamente Peugeot lascia esterrefatto il mondo delle competizioni e annuncia il ritiro definitivo dalle piste, dopo gli allori del 2011 nel campionato ILMC 2011. La decisione è dovuta al clima economico europeo particolarmente difficile, recita il comunicato ufficiale. Ma questa scelta mette in difficoltà il campionato FIA World Endurance Championship, che include anche la mitica 24 Ore di Le Mans, abbandonato quindi al dominio tutto tedesco di Audi.
Dopo 14 vittorie nelle ultime 16 partecipazioni, tra le quali una doppietta nella 24 Ore di Le Mans nel 2009 e un doppio successo nel Campionato ILMC nel 2010 e nel 2011, Peugeot chiude così con lo sport ad alto livello.
Il marchio del Leone ha fatto una scelta dettata da esigenze di budget, preferendo indirizzare i propri investimenti nel lancio dei modelli 208, 3008 HYbrid4, 508 RXH, 508 HYbrid4 e 4008. Per il personale della sezione Motorsport è prevista una riqualificazione delle proprie competenze per il reimpiego e riposizionamento in altri settori. “La decisione è stata presa nel contesto delle difficoltà economiche che hanno colpito seriamente l'Europa. Per questo la Peugeot ha deciso di concentrare le sue risorse sulla vendita per quanto riguarda il 2012”, spiega il comunicato.
I dati ufficializzati di ACEA evidenziano la crisi profonda del brand transalpino, che nel corso del 2011 ha registrato un calo di vendite pari al 9,4 %. Mentre la quota di volumi realizzata in terra extraeuropea si attesta al 48%, 3 punti in più rispetto al 2010, e raggiunge il volume di 1.014.000 unità. Peugeot registra un incremento del 9,2 % in America Latina, del 14,2 % in Asia e del 28,3% in Russia.
Peugeot punta essenzialmente alla riduzione dell’impatto ambientale dei suoi veicoli, affidandosi all’ottimizzazione dei suoi motori termici e alla microibridazione dei suoi motori diesel, cui si aggiunge anche lo strategico settore della mobilità elettrica dedicato alla circolazione urbana.
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