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Fiat 127 tra passato e futuro
24/08/2013
di Irene Masoni
Il designer David Obendorfer ha messo mano alle linee della vecchia Fiat 127. Il risultato è un concept di grande eleganza e dalle linee decise
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Il lancio avvenne nel 1971 e restò in commercio, in Europa, fino al 1987, mentre in sud America le vendite continuarono fino a oltre la metà degli anni ’90. La Fiat 127 è stata sicuramente una di quelle auto capaci di rimanere ben impresse nell’immaginario collettivo. Un’auto che si era saputa rinnovare rispetto ai modelli della casa che l’avevano preceduta e che fu quindi in grado di ritagliarsi un spazio di rilievo sul mercato.
Disegnata da Pio Manzù era una due volumi spaziosa e confortevole e, rispetto alle dirette concorrenti, sicuramente tra le più all’avanguardia. Una ‘simpatica berlinetta’ da cui nacque anche una sprintosa versione sport e da cui derivarono, nel corso degli anni, altre due versioni che consentirono un graduale rinnovamento del modello originario. Non mancava neppure la Fiat 127 Station Wagon, con cui era possibile portare in giro tutta la famiglia.
A distanza di molti anni, in un periodo in cui riscoprire e rivisitare il passato sembra essere una strada abbastanza sicura per il successo, il designer David Obendorfer, ha deciso di mettere mano proprio alle linee della vecchia Fiat 127. Il risultato è un piacevole e accattivante mescolanza tra tradizione e modernità, con spigoli accentuati, un frontale grintoso, interni minimalisti ma allo stesso tempo decisamente eleganti e ricchi di dispositivi hi-tech.
Naturalmente alcune modifiche al progetto originario non potevano mancare, tra queste la più significativa è quella relativa alle dimensioni. Il concept pensato da Obendorfer, avendo come base il pianale di Fiat Punto e Alfa Mito, avrebbe dimensioni che permetterebbero di collocare la Fiat 127 ipoteticamente all’interno del segmento B: lunga 4,16 metri è larga 1,7m 5 e ha un passo di 2,51 metri .
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