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Auto a gas, futuro della Green economy
17/12/2014
di Giovanni Iozzia
Lo afferma la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile nel rapporto realizzato in collaborazione con Assogasliquidi Federchimica e il Consorzio Ecogas
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[ Roma, Lazio, Italia ] -
La mobilità sostenibile è uno dei cardini della green economy. Lo afferma la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile nel suo rapporto Green economy e veicoli stradali: una via italiana realizzato in collaborazione con Assogasliquidi Federchimica e il Consorzio Ecogas.
La tecnologia made in Italy per quel che riguarda le auto a gas od a metano, costituisce uno dei possibili volani di sviluppo in direzione della green economy con importanti ricadute economiche e occupazionali che si quantificano tra 22.700 e 66.000 posti di lavoro in più nel 2030. Per di più, potrebbero fungere da apripista ad una importante, successiva diffusione delle auto elettriche.
Secondo il rapporto sono proprio i numeri a dimostrare le potenzialità del settore. In questi anni di crisi economica le normali auto hanno conosciuto un fortissimo calo delle immatricolazioni; invece le auto a gas hanno continuato a crescere triplicando le immatricolazioni (passate dal 5,55% al 13%) nel biennio 2011/2012. Con una quota di mercato del 14,1% così suddivisa: 8,9% Gpl e 5,2% metano.
In questo settore l’Italia è prima in Europa con il 76,8% delle auto a metano e il 26% di quello a Gpl. Nel nostro Paese, inoltre, c’è anche c’è una piccola e grande industria dell’ auto a gas che va dalla produzione di impianti per la conversione a Gpl e metano, con una rete di trasformazione e assistenza di più di 6.000 officine, al rifornimento stradale (più di 3000 distributori di GPL e 1000 di metano).
«Le auto a gas –ha dichiarato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile -sono una delle tecnologie ponte a basso impatto ambientale che può contribuire a ridurre l’inquinamento dell’aria nelle città, ma non solo, può far bene all’ occupazione e all’ economia. In Italia c’è una filiera di imprese che ci rende leader nel mondo e che può crescere. Un caso esemplare di green economy dove miglioramenti ambientali producono vantaggi economici e occupazionali».
Nella ricerca sono state esaminate tutte le ricadute ambientali ed economiche dello sviluppo del settore ricostruendo uno scenario di grande diffusione delle auto a gas in Italia da oggi al 2030. Per quell’anno si avrebbero oltre 3,5 milioni di tonnellate CO2, 67 tonnellate di particolato e 21 mila tonnellate di ossidi di azoto in meno rispetto ad una situazione che dovesse rimanere immutata.
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