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Green economy contro la crisi
11/02/2010
di Fabiana Muceli
Al convegno organizzato da Motecheco le case automobilistiche si sono confrontate sul futuro ecologico dell´automobile
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«L'industria dell'auto è la principale industria del pianeta, quella che più di tutte investe su innovazione e ricerca». Con queste parole il vicepresidente della camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tavaglianti, ha aperto il primo convegno di Motecheco in programma negli spazi della Nuova Fiera nella capitale: La Green Economy rilancia il settore dell'auto. Strategie e tecnologie per combattere la crisi e risparmiare sui consumi ed emissioni. L'incontro, moderato dal direttore di Quattroruote Mauro Tedeschini, ha visto coinvolte le principali case automobilistiche mondiali. I rappresentanti della Mercedes, della Reanult, della Ford, della Opel, insieme a quelli della Piaggio e della Pirelli hanno offerto un quadro rassicurante per lo sviluppo delle vetture a mobilità sostenibile.
In primo piano il recente connubio tra Mercedes e Enel per la produzione della Smart elettrica. I nuovi modelli (il cui prototipo è esposto in Fiera), saranno circa 2.000. Meno delle prenotazioni che la casa tedesca ha ricevuto dagli aspiranti clienti che ne hanno fatto richiesta. Per questo l'azienda ha dovuto optare per una selezione dei candidati che si aggiudicheranno la prima versione dell'elettrica, tra i privati e le aziende che “rispecchiano il classico cliente Smart”. Quello che bada ai valori funzionali della macchina e adegua lo stile di vita orientandolo a un maggiore rispetto per l'ambiente. I vantaggi ambientali dell'auto a emissioni zero sono sempre più urgenti, fa sapere la Mercedes, e necessitano di collaborazioni con i comuni e le infrastrutture. Il ruolo dell'Enel in tutto questo? Il pagamento della ricarica della batteria con una semplice bolletta: il supporto energetico con 25 euro flat mensili, studiati per diminuire i costi tramite la fatturazione diretta.
«Il 50-60% dei potenziali clienti dice si alla macchina elettrica», ha dichiarato invece Jacques Bousquet, presidente di Renault Italia. La casa francese, convinta dell'esistenza di un ampio mercato per l'elettrica, ha già avviato alla produzione di 4 tipologie diverse di macchine: la berlina classica, l'utilitaria simile alla Clio, l'auto studiata per i giovani e il veicolo commerciale per il trasporto delle merci in città. Vetture a batteria ricaricabile in 6-8 ore, a casa o tramite le famose “colonnine” che (si spera) faranno la loro comparsa nelle nostre città e che permetteranno di ricaricare la vettura in 30 minuti. Il costo della batteria, che farebbe salire di troppo il prezzo della vettura, verrà ovviato tramite l'affitto della stessa. Un risparmio in termini economici, che si quantifica anche nel confronto con i motori a benzina. I classici 100 km con 10 euro verranno sostituiti dai soli 2 euro della ricarica. La Renault ha stimato un risparmio medio annuale di circa 800 euro.
Per la Ford, invece, l'elettrica non è la soluzione definitiva. La casa automobilistica preferisce puntare sulle ibride, come ha già fatto negli Stati Uniti, con una diminuzione delle emissioni di CO2 del 20% rispetto ai motori alimentati a sola benzina o diesel. La Opel, al contrario, propone con la Ampera l'“innovazione senza compromesso”. Una soluzione unica elettrica ad autonomia estesa: ovvero, le vetture sono dotate di un motore termico che riscalda le batterie a carica esaurita, eliminando in questo modo “l'ansia” da autonomia. I tempi di lancio sono fine anno per gli Stati Uniti, sotto il marchio della Chevrolet, e fine 2011 con la Opel in Europa.
Il panorama automobilistico mondiale è dunque in fermento: le aziende sentono la necessità di percorrere le nuove strade dell'auto elettrica e di trovare soluzioni anti-crisi. Una scelta che potrebbe essere vincente se, come testimoniato dai marchi presenti a Motecheco, ai clienti l'alternativa alla benzina non dispiace.
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