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Volano in borsa le quotazioni di Atlantia
06/04/2010
di Giovanni Iozzia
Aumenta il traffico nelle autostrade italiane e crescono i ricavati prodotti dai pedaggi
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Il traffico sulle autostrade italiane aumenta e i titoli azionari di Atlantia volano in borsa. La “vecchia” Autostrade S.p.A., costituita nel 2002 e che gestisce in concessione diverse tratte autostradali, ha comunicato i dati relativi all’andamento del traffico nella rete che ha in concessione. Nel primo trimestre 2010 indicano un aumento del traffico autostradale, sulle tratte gestite da Atlantia, dell’1,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo i vertici della società questo incremento c’è stato « Principalmente per effetto della crescita della componente costituita dai veicoli pesanti a 5 o più assi», ha spiegato la società con una nota, «si registra un effetto mix positivo sui ricavi da pedaggio pari a circa +0,5%». Piazza Affari ha quindi risposto positivamente e le azioni di Atlantia hanno mostrato, alla riapertura dei mercati dopo la pausa pasquale, un rialzo di quasi mezzo punto in percentuale a quasi 18 euro e sovraperformano l'indice FTSE MIB che guadagna oltre lo 0,2%.
Oltre all’aumento dei ricavi, però, potrebbe avere giovato alle quotazioni di Atlantia l’avvicendamento ai vertici tra Gian Mario Gros-Pietro e Fabio Cerchiai che è avvenuto nello scorso mese di marzo. Cerchiai proviene dall’Ania (l’Associazione Nazionale delle Imprese Assicurative) e si è messo in evidenza per le ottime scelte imprenditoriali che ha sempre fatto. Atlantia dal maggio 2007 è la nuova denominazione sociale di Autostrade S.p.A. Atlantia è una holding di partecipazioni e strategie di portafoglio nel settore delle infrastrutture e delle rete per la mobilità e la comunicazione, possiede il 100% del capitale di Autostrade per l'Italia, la maggiore concessionaria di costruzioni e gestione di autostrade a pedaggio in Italia, che insieme alle sue concessionarie controllate si colloca nei primi posti in Europa. Ogni giorno, in media, oltre quattro milioni di viaggiatori utilizzano la rete di Autostrade per l’Italia e delle concessionarie controllate, producendo un traffico totale annuo per il 2009 pari a oltre 55 miliardi di chilometri. Quotata in Borsa, con una capitalizzazione di 10,4 miliardi di euro al 31 dicembre 2009, Atlantia è una delle principali società italiane con un fatturato 2009 di 3.611 milioni di euro, un Ebitda di 2.204 milioni di euro e un cash flow operativo di 1.365 milioni di euro.
Alla luce di questi numeri, è evidente che c’è stato quindi nessuna conseguenza negativa a causa della decisione del Tar del Lazio che, su richiesta del Codacons, ha recentemente annullato gli aumenti delle tariffe imposti nel biennio 2006/2008 sulle autostrade A24 e A25. La decisione del Tribunale prevede il rimborso nei confronti degli automobilisti che hanno pagato una maggiorazione del pedaggio proprio a causa dell’applicazione dell’aumento. La cifra che dovrà essere rimborsata si aggira intorno ai 7-8 milioni di euro e quindi la mancata applicazione dell’aumento dovrebbe incidere sugli utili per circa 6 milioni di euro. Conti alla mano, secondo gli analisti questa somma non dovrebbe affatto incidere su Atlantia che dovrebbe chiudere l’anno con quasi 700 milioni di utili. Evidentemente, nonostante gli aumenti del carburante, gli italiani per svago o per lavoro, non possono rinunziare a percorrere le autostrade.
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