La Ferrari richiama in officina tutte le 458 Italia 02/09/2010 di Riccardo Angelo Colabattista A causa di un collante non idoneo alle alte temperature cinque auto della Casa di Maranello sono andate in fiamme. 1.248 gli esemplari da riparare Altra figuraccia in casa Ferrari. Dopo i risultati non positivi riscontrati con la rossa nel Campionato Mondiale di Formula 1, arriva una brutta notizia anche per quanto riguarda il settore commerciale. La Casa di Maranello, infatti, è stata costretta a richiamare in officina tutti i 1.248 esemplari del modello Ferrari 458 Italia, l’ultima berlina nata sotto il segno del cavallino. La motivazione che ha spinto la prestigiosa Casa automobilistica italiana a fare questa difficile scelta sono stati i gravi problemi riscontrati in tutti i modelli venduti in varie parti del mondo. Infatti, ben cinque Ferrari 458 Italia, in cinque Paesi diversi (Francia, Stati Uniti, Inghilterra, Svizzera e Cina) sono improvvisamente andate a fuoco sotto gli occhi sbalorditi dei proprietari. Proprietari che, vedendo andare letteralmente in fumo ben 200 mila euro, hanno subito chiesto chiarimento alla Casa Italiana. Dopo attenti esami l’azienda del Cavallino ha trovato nel collante, usato per fissare il passaruote posteriore e la paratia paracalore, la causa principe di questi inconvenienti. Infatti, con le alte temperature che si sono verificate in questa estate, i due elementi si sono surriscaldati provocando la deformazione del collante che il più delle volte ha provocato solo del fumo ma in altre occasioni addirittura l’incendio dell’intera auto. La Casa di Maranello ha invitato tutti i concessionari sparsi in 52 Paesi nel mondo a richiamare tutti i clienti per sostituire il collante con dei rivetti in alluminio. Naturalmente, per chi si è visto andare in fiamme la propria Ferrari, la Casa italiana gli restituirà una nuova auto con le modifiche apportate. La Ferrari ha spiegato subito che le responsabilità sono da cercare nei produttori esterni che hanno consegnato il collante e non direttamente nelle officine del Cavallino. Fatto sta che il rientro in officina di ben 1.248 esemplari rappresenta una brutta figura a livello mondiale.

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