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Fiat e Opel: accordo per produrre nuovi veicoli
30/11/2010
di Giovanni Iozzia
La casa torinese fornirà i derivati del modello Doblò per produrre il successore del Combo. La produzione sarà in Turchia
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Il settore Automobili del Gruppo Fiat e Adam Opel GmbH, dopo avere positivamente concluso le trattative, hanno firmato un accordo nell’ambito del quale la Fiat fornirà veicoli alla Opel a partire dal dicembre 2011. I veicoli, basati sulla stessa piattaforma dei modelli Fiat Doblò, saranno prodotti nello stabilimento Tofas a Bursa in Turchia, dove viene, appunto, prodotto il Doblò, e venduti da concessionari Vauxhall e Opel in Europa e altri mercati al di fuori dell’area Nafta a partire da gennaio 2012. Il modello sostituirà il veicolo commerciale leggero Opel Combo. Tofas è una joint venture tra Fiat Group Automobiles e Koç Holding in Turchia costituita nel 1968.
Opel e Vauxhall manterranno il nome Combo per questa nuova gamma di veicoli che comprenderà una serie di derivati tra cui le versioni Cargo, Combi, autoveicoli e veicoli da trasformazione. Il team di progettazione di Opel/Vauxhall a Rüsselsheim in Germania partecipa attivamente allo sviluppo dei nuovi modelli insieme al gruppo di progettazione e design di Fiat Group Automobiles a Torino in Italia. In base al progetto, che prevede una fornitura iniziale fino a 6.000 veicoli nel 2011, sarà fornito un totale di almeno 250.000 unità. Il numero complessivo di veicoli prodotti da questa piattaforma presso Tofas raggiungerà pertanto 1,3 milioni di unità.
L'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ha intanto sottolineato ancora una volta l'assetto da multinazionale che ha la casa automobilistica torinese ma che la testa «adesso è qui perché siamo fisicamente qui ma siamo anche gli Stati Uniti, magari un domani in Giappone, siamo una multinazionale». Marchionne ha poi fatto cenno ai piani che la Fiat su Chrysler: «Il discorso sulla struttura del finanziamento Chrysler si deve fare a 360 gradi e la sta analizzando il Cda». Infine ha parlato di Mirafiori: «L'obiettivo è trovare un accordo con i sindacati entro una settimana, otto giorni».
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