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Estate: tempo di vacanze e di rincaro dei carburanti
05/08/2009
di Grazia Dragone
Le associazioni dei consumatori chiedono allo Stato di vigilare
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E’ ormai un leitmotiv che risuona puntuale ad ogni estate e che punta ad alleggerire le tasche degli automobilisti in coda sulle autostrade. Il rincaro della benzina rappresenta l’incubo che assale chiunque decida di concedersi una vacanza, nonostante la crisi imperante.
Secondo il Quotidiano Energia, gli aumenti sono generalizzati ed estesi a tutti i gestori, complici le attese di ripresa dell'economia mondiale e soprattutto americana, che hanno visto risalire le ultime quotazioni del petrolio e dei prodotti raffinati (benzina e gasolio). Il valore dell’oro nero e' tornato a superare i 73 dollari al barile rispetto ai 66 di fine luglio. Tale tendenza ha avuto una ricaduta anche sui prodotti raffinati come benzina e gasolio che hanno visto crescere il loro prezzo.
Oggi la Shell supera tutti gli altri marchi con un rincaro di 3,5 centesimi per la benzina, giunta a 1,35 euro al litro, e del diesel, arrivato a1,169 euro al litro (+3 centesimi). Le altre compagnie si allineano al livello dell'Agip, che si aggira intorno a 1,34 euro. Api-Ip portano la verde a 1,339 (+2 cent) e il gasolio a 1,161 (+2,2); Erg presenta un aumento di 3 centesimi per la benzina (a 1,339) e di 1,9 centesimi per il diesel (1,158); i rincari di Esso sono di 2 centesimi per entrambi i carburanti, con la verde che sale a 1,339 e il gasolio a 1,163; Q8 aumenta la benzina di 2,2 centesimi (a 1,335) e il diesel di 2,3 centesimi (a 1,161); i rialzi di Tamoil sono rispettivamente di 2,4 cent (a 1,339) e di 2,2 cent (a 1,161); Total, infine, rialza di 2 cent la verde (1,339) e di 1,5 cent il gasolio (1,158).
Secondo il Codacons la ricaduta sugli automobilisti degli ultimi aumenti è di 15 euro. I nuovi rialzi dei listini dei carburanti aggraveranno la spesa delle famiglie in partenza per le vacanze, dichiara l'associazione che tutela i consumatori.
Il Governo, secondo Federconsumatori e Adusbef dovrebbe agire avviando maggiori verifiche e controlli sul meccanismo intollerabile della doppia velocità di adeguamento dei prezzi dei carburanti, permettendo una piena liberalizzazione del canale di vendita dei carburanti, anche attraverso la grande distribuzione.
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