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Diffusi i dati sull’uso di cinture di sicurezza e casco
29/03/2012
di Irene Masoni
Il Ministero dei Trasporti ha reso noti i dati raccolti dal Progetto Sistema Ulisse: il 64 % degli automobilisti fa uso delle cinture di sicurezza
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[ Roma, Italia ] -
Sono stati diffusi oggi dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture i dati raccolti grazie al progetto “Sistema Ulisse”, progetto promosso dallo stesso dicastero e coordinato dall’Istituto Superiore della Sanità, attraverso il quale è stato possibile realizzare un monitoraggio dell’uso dei dispositivi di sicurezza stradale in Italia nel periodo compreso tra il marzo 2009 e il giugno 2011. Da ormai oltre dieci anni il “Sistema Ulisse” costituisce infatti un importante punto di riferimento per quanto concerne la rilevazione su tutto il territorio nazionale dell’utilizzo, da parte degli utenti della strada, dei dispositivi di sicurezza previsti dal Codice.
Ad essere sotto la lente di ingrandimento di questa ricerca sono state innanzitutto cinture di sicurezza e casco. Per quanto riguarda l’utilizzo della cintura, i dati emersi in questa ultima rilevazione confermano un andamento abbastanza soddisfacente. La percentuale di utilizzo, negli ultimi anni, risulta essere sostanzialmente stabile, ma se la si confronta con i dati risalenti al 2000 emerge un dato in netta crescita. Dal 28 % registrato nel 2000 si è passati al 70 % del 2003 (anno di introduzione della patente a punti), per scendere leggermente, oggi, ad un 64 %. Un dato che non è però distribuito in modo omogeneo sul territorio nazionale, si passa infatti dal 78 % delle regioni del Nord Italia, al 45 % di Sud ed Isole, passando per il 66% del Centro Italia.
Buona la percentuale complessiva relativa all’uso del casco che, secondo gli ultimi dati rilevati, si attesterebbe intorno al 90 %. Restano però, anche in questo caso, notevoli differenze geografiche, con picchi negativi fatti registrare da alcune aree del Sud Italia.
Alla presentazione dei dati del “Sistema Ulisse” è intervenuto il Vice Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Mario Ciaccia, che si è soffermato sull’importanza della tematica della sicurezza stradale affermando che dovrà essere affrontata in «un’ottica di ampia trasversalità, spaziando dal comportamento degli utenti, alla progettazione dei veicoli, sino alla realizzazione delle infrastrutture ed alla segnaletica stradale». Alcuni risultati sono stati indubbiamente ottenuti ed infatti, continua il Ministro, «nel periodo 2001-2010 il nostro Paese ha fatto registrare una costante ed importante flessione dell’incidentalità stradale che ha permesso di raggiungere un risultato complessivo di riduzione della mortalità del 42,4%, in linea con la media europea e vicino all’obiettivo del 50% fissato dall’Ue».
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