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Progetto Sartre: Il futuro è senza pilota
23/11/2009
di Veronica Valente
Dal sogno alla realtà. Ecco come il progetto Sartre consentirà alle vetture di guidarsi da sole. I primi test già nel 2011.
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Veicoli in grado di guidarsi da soli sulle autostrade: non è fantasia alla «Supercar» né un sogno. È fissato, infatti, già al 2011 il collaudo delle prime vetture senza conducente. Questo è quanto previsto da Sartre, un progetto che la UE sta portando avanti con Volvo Technology Corporation per lo sviluppo della tecnologia del pilota automatico su convogli di sette-otto unità.
Ma, come funziona? Un veicolo capofila, al cui comando ci sarà un guidatore esperto, sarà seguito dalle altre vetture, con le quali procederà come un unico convoglio. Durante il viaggio, gli altri conducenti potranno quindi dormire, leggere, vedere un film proprio come in pullman o in treno. Solo quando vicini alla propria destinazione, riprenderanno il controllo della guida, si sposteranno di lato e proseguiranno da soli.
Ma, questa tecnologia, oltre a garantire il confort, soprattutto per chi utilizza quotidianamente l´autostrada, dà anche altri importanti vantaggi. A suggerirlo è il nome stesso di Sartre, acronimo di Safe road trains for the environment (traducibile in convogli stradali sicuri per l´ambiente). Parliamo, infatti, di una maggiore sicurezza perchè diminuirebbero gli incidenti dovuti a stanchezza o distrazione, e di risparmio di carburante (i veicoli, procedendo in fila a pochi centimetri di distanza gli uni dagli altri, sfrutterebbero la riduzione della resistenza aerodinamica, con un risparmio energetico intorno al 30%) col conseguente contenimento di CO2.
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