Automania: il litorale Santa Maria di Leuca - Grotta di Zinzulusa via terra e via mare
[ S. Maria di Leuca - Grotta di Zinzulusa ] -
Anche questa estate, assaliti dalla sindrome del viaggiatore, siamo approdati e non per caso, sulle bellissime e soleggiate coste salentine. Dapprima abbiamo scelto di viaggiare in auto per ammirare il litorale da terra per poi decidere di cavalcare le onde a bordo di piccole imbarcazioni che ci hanno portato a visitare le numerose grotte del versante adriatico, quello forse più caratteristico. Qui il paesaggio è caratterizzato da scogliere a picco ed il mare ha un colore che va dal blu intenso verde acqua. Come punto di appoggio abbiamo scelto Santa Maria di Leuca, soprannominata la “Perla dei due mari” per la sua particolare posizione geografica. Infatti la piccola cittadina, sita al centro del Mediterraneo rappresenta l’incrocio perfetto tra Oriente ed Occidente.
Durante le nostre numerose escursioni in auto, abbiamo toccato diverse località marine tra cui Ponte Ciolo, una località che attrae ogni anno gli amanti della natura e degli sport estremi, come l’arrampicata a picco sul mare e i tuffi dal ponte alto 40 metri. Noi naturalmente ci siamo limitati ad applaudire uno dei tanti temerari bagnanti che a sorpresa si è lanciato nel vuoto e per pochi attimi ci ha tenuto col fiato sospeso perché non lo vedevamo riaffiorare. Abbiamo scoperto poi che aveva preso una scorciatoia. Qui si trova la Grotta del Ciolo, una delle più belle da visitare però con attenzione per via delle meduse. La località è conosciuta anche per la famosa discoteca Gibò centro di attrazione per i più giovani. Più avanti ci siamo fermati a Marina di Novaglie, collocata sul tratto di costa tra Marina Serra e Gagliano del Capo, nel basso Salento. La località balneare offre uno spettacolo senza eguali per le acque cristalline e suggestive grotte naturali che si possono visitare in barca con partenza dal porticciolo ricavato da una bassa scogliera. Qui abbiamo potuto ammirare le Pajare, i trulli salentini un pò diversi da quelli di Alberobello (in provincia di Bari) sia per la forma non a cono sia per le pietre utilizzate.
Proseguendo il nostro viaggio abbiamo fatto sosta al Porto di Tricase sito in un’insenatura naturale cui è stato aggiunto un altro porticciolo per permettere il ricovero della barche da diporto e per sviluppare il turismo. A seguire ci siamo fermati presso la località Acquaviva, una caletta del Salento, poco conosciuta. Abbiamo infatti rischiato di passarci davanti senza neanche notarla perché non è visibile dalla litoranea. E’ un posto fantastico, con pineta e addirittura un bar dove poter sorseggiare una fresca bevanda in compagnia della famiglia o degli amici. Dopo la breve sosta ed un bagno ristoratore, siamo saliti in macchina per poi proseguire verso Castro Marina, l’incantevole perla del Sud, premiata con la bandiera blu 2013 per il suo meraviglioso mare. Il suo piccolo ma accogliente porticciolo ospita ogni anno imbarcazioni provenienti da tutta Europa. Sul lato orientale, in direzione di S. Cesarea Terme, la frastagliata muraglia litoranea fa da cornice alle famose grotte di Castro a non molta distanza l'una dall' altra. Tra le più importanti la Grotta di Zinzulusa che abbiamo visitato via terra percorrendo un percorso non molto lungo della durata di circa un ora. La grotta si caratterizza per la presenza di un lago sotterraneo che si estende oltre la parte accessibile e per la presenza di stalattiti e stalagmiti dalle forme interessanti. All'uscita ci è stata prospettata la possibilità di visitare via mare altre due grotte, la Grotta Azzurra e la Grotta Palombara. Dopo aver pagato il biglietto ci siamo accomodati sulla barca e siamo partiti. La prima grotta che abbiamo visitato è la Grotta Azzurra che deve il suo nome al colore delle sue acque che sono di un azzurro così limpido da paragonarla a quella di Capri. Poi siamo entrati nella Grotta Palombara dove il timoniere nonché guida ci ha spiegato che il suo nome è dovuto ai numerosi colombi che la abitano. Terminato il tour, esausti ma soddisfatti della giornata trascorsa abbiamo fatto rientro a Santa Maria di Leuca.
Il giorno seguente, abbiamo visitato la Basilica di Santa Maria de Finibus Terrae così chiamata perché gli antenati credevano che qui finisse la terra, dove abbiamo ammirato il faro sulla Punta Meliso alto 48,60 m dalla base e la colonna corinzia posta al centro del piazzale. Dopo un veloce giro tra gli stand e l'acquisto di ricordini vari, siamo scesi sul lungomare per attendere la barca che ci avrebbe portato a visitare le Grotte di Levante. La prima grotta è quella denominata Terradico o Degli Indiani per via della sua forma a punta simile ad una tenda indiana, la seconda del Gabbiano così chiamata per i numerosi gabbiani che quivi nidificano soprattutto d’inverno, la Vora che prende il suo nome dalla voragine situata in alto ed infine la Grotta del Soffio che deve il suo nome a causa degli spruzzi d’acqua. Qui abbiamo potuto fare un bagno e raggiungere a nuoto un piccolo passaggio a pelo d’acqua ricavato nella roccia. Qualcuno ci ha indicato di abbassare la testa e di immergerla leggermente in acqua e con nostra meraviglia ci siamo ritrovati dall'altra parte, in una piccola grotta dall’acqua limpidissima. Uno spettacolo unico da sconsigliare invece a chi soffre di claustrofobia.
Finito il viaggio, tutti in auto, pronti per rientrare a casa con la valigia ricca di bei ricordi ed il sapore del mare sulla pelle. Tra le tante mete turistiche quindi è da annoverare anche il Salento in Puglia perchè è ricco di splendidi paesaggi e il mare è fantastico. Il territorio, per chi ama l’avventura dà l’opportunità di scoprire spiagge e insenature poco frequentate, grotte marine, parchi naturalistici e tanto altro ancora.
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